​Silent party: Cascella chiama, Barletta risponde?

Il sindaco su Facebook sostiene il fenomeno approdato da pochi mesi in Italia

domenica 29 giugno 2014
A cura di Luca Guerra
«Ci sarà qualche intraprendente gestore, sensibile alle esigenze degli abitanti del centro storico, che voglia coltivare l'originale fenomeno anche da noi?» La domanda arriva, come si conviene nell'epoca del 2.0, direttamente su Facebook, e a porla, o meglio a postarla, è il primo cittadino di Barletta Pasquale Cascella, che vi aggiunge lo scatto di una pagina di giornale dove si racconta dell'esperienza intrapresa in un locale di Conversano, provincia di Bari. La "sfida" a cui il sindaco fa menzione è quella della silent disco, ovvero una pista da ballo silenziosa: con l'ausilio di cuffie illuminate tanti giovani si possono scatenare sulle piste da ballo senza che la musica invada le piazze e le strade oltre orari entro i limiti della tolleranza. Anche chi non partecipa direttamente al silent può godersi uno spettacolo nello spettacolo: c'è infatti una base bassissima anche per chi non è dotato di cuffie o per chi decide di togliersele ed è davvero suggestivo vedere centinaia di cuffie illuminarsi al buio in colori diversi.

Una risposta alla movida rumorosa, che ha già preso piede in altri centri pugliesi come Conversano e alcune piazze salentine, per citarne alcune, che rappresenterebbe una possibilità di protrarre la serata a suon di musica fino a tarda notte, andando oltre il limite temporale (oggi fissato alle 3 per bar e esercizi pubblici). Un'idea efficace quanto estemporanea, che non va confusa con le politiche a tutela del cittadino e anche-perché no-del suo svago, o a provvedimenti che possano agevolare la rivitalizzazione di una litoranea ancora poco "exploitata" quanto a ricettività e nightlife. Silent party: Cascella chiama, Barletta risponde?
(Twitter: @GuerraLuca88)