Questione UAL, Michele Dibenedetto dell'IdV ribatte a Franco Filannino

«Inutile elargire disponibilità economiche ad associazioni che si limitano solo ad attaccare politici ed amministratori». Lettera indirizzata a tutti i consiglieri comunali

sabato 14 gennaio 2012
«Voti di scambio, regole violate, interessi tra politica ed impresa, profitti palazzinari, esponenti politici misteriosamente iper suffragati, Barletta città fatta di gente selvaggia, indifferente, corrotta, egoista...il peggio del peggio". E' questa la disamina fatta dal sig. Franco Filannino – rappresentante legale dell'Associazione Uniti per l'Affermazione della Legalità (d'ora in poi U.A.L.) - sulla città di Barletta, sui suoi amministratori e su tutti coloro i quali lavorano per la pubblica amministrazione cittadina (pubblicato pochi giorni fa anche sulle pagine di Barlettalife)». A scrivere è Michele Dibenedetto, consigliere comunale dell'Italia dei Valori, che sottopone questa riflessione alla totalità dei consiglieri comunale attualmente in carica: Antonio Santeramo, Luigi Torre, Domenico Caporusso, Luigi Antonucci, Salvatore Filannino, Riccardo memeo, Rossella Piazzolla, Carmine Doronzo, Giovanni Alfarano, Ruggiero Basile, Cosimo Bruno, Gennaro Calabrese, Antonio Cannito, Filippo Caracciolo, Giuseppe Crudele, Dario Damiani, Enzo Delvecchio, Antonio Gorgoglione, Francesco grippo, Marcello Lanotte, Michele Lasala, Mario Lomuscio, Pasquale Marzocca, Giuseppe Paolillo, Giuseppe Rizzi, Nicola Ruta, Alessandro Scelsi, Pasquale Ventura e Mariagrazia Vitobello.

Così continua il consigliere Dibenedetto: «Per dovere di cronaca è bene informarvi che il sig. Franco Filannino, in qualità di rappresentante legale della U.A.L., dal 30/09/2002, percepisce annualmente dal Comune di Barletta la somma di euro tremila quale quota associativa e gode gratuitamente di due stanze site al 3° piano dell'ex palazzo INA attrezzate perfino ad uso ufficio. Ora, in qualità di consiglieri comunali e quindi, in un certo senso, oserei dire, associati e finanziatori (involontari) di questa associazione sarebbe opportuno sapere a chi si riferisce il sig. Filannino quando parla di voti di scambio, regole violate, interessi tra politica ed impresa, esponenti politici misteriosamente iper suffragati, Barletta città fatta di gente selvaggia, indifferente, corrotta, egoista...il peggio del peggio e tutte le altre affermazioni pesanti, ingiuste ed infondate sulla classe politica cittadina che tutti noi oggi rappresentiamo.E' facile attrarre l'attenzione dei media con articoli giornalistici facinorosi sparando a zero su tutti gli amministratori locali ed agenti della pubblica amministrazione (politici, dirigenti, assessori, funzionari e quantaltro) indifferentemente e senza tener conto delle tante persone oneste che quotidianamente svolgono il proprio dovere. Per cui dovremmo rispedire al mittente, a nome di tutte quelle persone oneste che nulla hanno a che fare con gli interessi di cui parla il sig. Filannino, le accuse gratuite ed infondate. Abbia il coraggio di fare i nomi visto che come super eroe da cartone animato consiglia ad altri di denunciare. Se ha qualcosa da dire o se sa qualcosa di importante svolga fino in fondo il suo ruolo: si rechi in procura a denunciare. Anzi, dobbiamo pretendere che lo faccia! (ricordi che siamo sempre suoi associati involontari).E' inaccettabile la condotta del sig. Filannino e per questo invito tutte le forze politiche e tutti gli amministartori a prendere le distanze da queste persone che con una mano prendono e con l'altra pugnalano. Personalmente ritengo inopportuno ed inutile continuare ad elargire disponibilità economiche e beni immobili ad associazioni che si limitano solo ad attaccare politici ed amministratori spostando la sua attenzione su quelli che sono gli obiettivi della U.A.L., associazione per la quale nutro profonda fiducia...un pò meno per chi la rappresenta».

La nota è stata poi commentata dai consigliere comunale Dario Damiani del Pdl, che afferma: Ho letto quanto contenuto nellanota diffusa dal Consigliere Michele Dibenedetto. Affermo in via assoluta cherispetto in pieno l'attività della Ual e quanto contenuto nei principidell'Associazione. Ricordo che la stessa amministrazione comunale è partecipealle finalità rappresentate e che, tendono allacultura e alla salvaguardia della legalità. Superfluo, inoltrerammentare i recenti avvenimenti criminosi che in città hanno scosso la giàdifficile tranquillità dei commercianti, conseguente agli atti intimidatorimessi in atto.

Abbiamo chiesto un commento anche a Salvatore Filannino del'IdV: «E' una lettera di cui ho appreso insieme agli altri consiglieri, proprio perché faccio parte della stessa mail-list. Non conosco affatto il contenuto di quella lettara, se avessi avuto la possibilità avrei bloccato chi ha scritto quel testo. Quanto scritto lì sopra è totalmente opposto alle idee dell'Italia dei Valori. Ho collaborato con la U.A.L. in qualità di l'assessore alla legalità, ho condiviso alcune iniziative, quindi ho partecipato alle loro riunioni perchè la U.A.L. è un' associazione di cui fa parte il comune (il comune è socio) quindi quando è andato il sindaco ci sono andato anche io in qualità di socio di questa associazione. La nomina di capogruppo si fa quando i consiglieri sono due. Quando uno si iscrive al partito condivide le linee del partito stesso. Ho partecipato la scorsa sera alla riunione con gli altri partiti. Ritengo che la U.A.L abbia fatto un'iniziativa per dare il suo contributo in questa rinascita. Non mi permetto di mettermi contro di loro».
Che cos'é l'UAL?

L'Associazione nasce su iniziativa del Prefetto di Bari dr. Tommaso Blonda, con il sostegno del Comune di Barletta e delle organizzazioni di categoria e sindacali della città e della provincia di Bari e, senza scopi di lucro, si propone di:

- promuovere la cultura della legalità sul territorio coinvolgendo gli operatori economici, le Istituzioni, le formazioni sociali, politiche e sindacali in iniziative volte ad affermare i principi del diritto, della libertà e della solidarietà in antitesi ai disvalori (criminalità comune ed organizzata, atti di teppismo e d'intimidazione, violenza e comportamenti incivili) che attentano alla pacifica convivenza e influiscono negativamente sulla qualità della vita e sulla percezione di sicurezza dei cittadini; avviare interventi di prevenzione nel mondo della scuola e nelle fasi giovanili e minorili;

- promuovere iniziative pubbliche su tematiche relative a legalità e sicurezza ed organizzare centri di assistenza per l'approfondimento delle medesime tematiche; realizzare per gli operatori economici, una rete di solidarietà e di fattibilità volta a prestare assistenza a coloro che siano vittime di reati di criminalità e di attività estorsiva ed usuraia anche garantendo la costituzione di parte civile nei procedimenti penali e fornendo tutela e patrocinio ai soggetti aventi diritto ai benefici della legislazione anti usura ed antiracket.