«Progetto civico? Non per vecchie volpi». Interviene il comitato di quartiere zona 167

«Nessuno provi a mettere il cappello su un progetto civico che nasce libero, limpido e autentico»

domenica 24 agosto 2025 17.59
«Nelle ultime ore ultimi giorni abbiamo letto con interesse e con una punta di amara ironia comunicati stampa, che ci aspettavamo, in cui alcune "vecchie volpi" della politica locale, improvvisamente convertite al civismo, si affrettano a dichiararsi sostenitori dell'idea lanciata dal nostro comitato». Così i referenti del comitato di quartiere zona 167, Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.

«Evidentemente la parola cambiamento provoca ancora qualche prurito a chi ha occupato le stanze del potere per decenni e ora cerca di riciclarsi in vesti "popolari".
Vogliamo essere chiari: il nostro progetto non è una discarica dove smaltire carriere logore né una passerella per liste, listarelle, partiti e affini.

Le vere forze civiche che abbiamo chiamato a raccolta non hanno nulla a che vedere con i vecchi giochi di potere, con i salotti delle tessere e con le candidature di professione.

Sono cittadini credibili, persone comuni che lavorano e si impegnano senza alcuna indennità, senza secondi fini e senza sponsor di partito.

A chi teme di restare escluso da questa ventata di aria pulita, rivolgiamo un messaggio rassicurante, ma deciso: "tranquilli, non c'è bisogno di tentare di "sporcare" ciò che non vi appartiene – non c'è poltrona da difendere né bandiera da issare".

Il nostro progetto non cerca padrini né benedizioni interessate: si fonda sulla forza di una comunità che vuole finalmente liberarsi di quelle presenze ingombranti che per anni hanno soffocato Barletta.

Il cambiamento vero non si fa con le stesse facce di sempre.
I movimenti civici "autentici" non hanno bisogno di endorsement da chi, fino a ieri, contribuiva a creare il problema e oggi si traveste da soluzione.

Il Comitato 167 ribadisce che la nostra iniziativa non è un'operazione elettorale mascherata ma una chiamata all'impegno civico reale, dal basso, con volti nuovi, energie nuove e soprattutto con limpidezza di pensiero e di azione.
Chi vuole giocare ai soliti giochetti di potere, si accomodi pure altrove.

Barletta non è più terreno di caccia per vecchie volpi. È tempo che la città si prenda la sua rivincita».