Omicidio Diviesti, disposta la perizia genetica sui reperti: incidente probatorio fissato per il 18 agosto

Il giudice di Bari ha accolto la richiesta della Procura: saranno analizzati bicchieri, bossoli, tracce biologiche e pilifere trovate tra Minervino, Canosa e Barletta

mercoledì 13 agosto 2025 17.32
È stato disposto dal tribunale di Bari l'incidente probatorio per accertamenti tecnici irripetibili sui reperti biologici e balistici dell'inchiesta sull'omicidio di Francesco Diviesti, il 26enne barlettano scomparso il 25 aprile scorso e trovato carbonizzato il 29 in un rudere tra Canosa e Minervino. L'udienza è fissata per il 18 agosto.

La perizia, eseguita da un esperto dei RIS di Roma, riguarderà bossoli, presunte tracce di sangue e capelli rinvenuti in diversi luoghi legati all'inchiesta. I campioni saranno confrontati con i profili genetici della vittima e dei cinque indagati: Igli Kamberi (arrestato in Ungheria per un'altra inchiesta), Nicola e Saverio Dibenedetto, Antonio Lanotte e Francesco Sassi.

La decisione del giudice Gabriella Pede arriva dopo due rigetti precedenti e tiene conto di una nota della polizia scientifica, che conferma l'impossibilità di ripetere l'esame una volta completato.
Secondo l'accusa, l'omicidio si inserirebbe in un contesto legato al traffico di droga. Sul corpo di Francesco segni compatibili con due armi: una 9 parabellum e una 7.65.

La famiglia della vittima, difesa dal legale Michele Cianci, parte offesa nel processo, continua a chiedere verità e giustizia.