Nicola Giorgino alla presidenza della Provincia Bat

Ieri il giuramento: «Sarà meno presidente e più sindaco»

sabato 29 ottobre 2016
«Un po' più sindaco e meno presidente». Così Nicola Giorgino mentre indossa la fascia azzurra, da ieri ufficialmente al vertice della provincia di Barletta - Andria - Trani. Primo consiglio per l'ente di piazza San Pio X guidato dal primo cittadino di Andria e dai sindaci degli altri comuni del territorio che occupano gli scranni di consiglieri provinciali. Due i punti all'ordine del giorno, entrami votati all'unanimità dei presenti. All'appello mancava solo Paolo Marrano, il sindaco di Margherita di Savoia, a Roma per impegni istituzionali. Via libera, dunque, all'elezione del presidente e del consiglio provinciale con l'esame della condizione degli eletti e al giuramento di Giorgino.

Subito dopo aver pronunciato la formula di rito «Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana», il neo presidente ha ringraziato i colleghi sindaci per la fiducia mostrata: «Cercherò di impegnarmi al massimo e conto sulla vostra collaborazione. Potrò commettere degli errori ma col vostro aiuto cercheremo di accentuare la fa se delle azioni positive nell'interesse della collettività».

Giorgino, unico candidato di un'unica lista, lo ricordiamo, è stato eletto con il 76% dei voti degli aventi diritto nelle elezioni di secondo livello, ovvero consiglieri comunali e colleghi sindaci. Dell'assemblea, riunitasi nel palazzo di piazza Pio X ad Andria, fanno parte gli altri nove sindaci del territorio: Pasquale Cascella (Barletta), Amedeo Bottaro (Trani), Francesco Carlo Spina (Bisceglie), Ernesto La Salvia (Canosa di Puglia), Paolo Marrano (Margherita di Savoia), Maria Laura Mancini (Minervino Murge), Michele Lamacchia (San Ferdinando di Puglia), Michele Patruno (Spinazzola) e Francesco Di Feo (Trinitapoli). Il neo presidente (che è esponente di Forza Italia) ha poi ratificato le nomine dei due vice: Bottaro e Spina (entrambi in quota al Pd).

«Si tratta di un momento di transizione istituzionale – ha detto il neo presidente nel suo discorso introduttivo – ed i sindaci hanno deciso di assumersi una grande responsabilità e di traghettare l'ente verso una maggiore chiarezza. Ora si attende l'esito del referendum del 4 dicembre».