Barletta, minacce a Ventola e Riserbato

L'assemblea si riunirà giovedì 13 maggio. La tensione è molto alta, dopo i comunicati del Comitato di lotta Barletta provincia

martedì 11 maggio 2010 18.25
In attesa della convocazione del consiglio provinciale per l'approvazione dello statuto (dovrebbe tenersi il 17 maggio), l'assemblea della Bat si riunirà giovedì 13 maggio (alle ore 10), in prima convocazione. La seduta, di carattere prettamente tecnico, sarà inaugurata dal presidente del consiglio Luigi Riserbato, cui saranno affidate delle comunicazioni relative ad alcuni prelevamenti dal fondo di riserva della Provincia.

A seguire, saranno ratificate alcune delibere adottate dalla giunta provinciale nei mesi scorsi, aventi ad oggetto delle variazioni di bilancio, in merito alle quali interverrà l'assessore al bilancio della provincia di Barletta, Andria e Trani, Dario Damiani.

In vista del consiglio del 17 invece sale la tensione soprattutto dopo la comparsa di alcuni volantini di matrice intimidatoria nei confronti del presidente della provincia, Francesco Ventola e del presidente del consiglio, Luigi Riserbato. A firmarli il Comitato di lotta per Barletta provincia che ha anche pubblicato una lista con i nomi di tutti i consiglieri che hanno votato a favore dello spostamento della sede legale (da Barletta ad Andria). Il presidente del consiglio provinciale, Luigi Riserbato, non ha voluto commentare quanto accaduto, limitandosi a dire di essere assolutamente sereno. Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, ha invece scritto una nota stigmatizzando l'atteggiamento intimidatorio che si sta registrando nella settimana che precede il voto.

Ecco la nota del sindaco Giuseppe Tarantini: «Esprimo la mia solidarietà al presidente della Provincia Bat, Francesco Ventola, ed al presidente del consiglio provinciale, Gigi Riserbato. Gli atti palesemente intimidatori che hanno subito in queste ore, iniettano una velenosità nel dibattito che nulla ha a che fare con la politica. Noi abbiamo sempre avuto un atteggiamento corretto nei confronti delle questioni che riguardano questa Istituzione e siamo oggi i più titolati ad esprimere una piena solidarietà a coloro i quali rischiano di subire una vera e propria limitazione del proprio libero arbitrio, condizione fondamentale per operare scelte politiche responsabili».

«La comparsa di liste di proscrizione con chiari cenni intimidatori, è cosa orrenda. Questa vicenda ci fa capire bene chi sono i veri dinamitardi della Provincia. Quando si abbandona la strada del buon senso, del dialogo, del confronto e ci si racchiude in arroganti logiche i risultati non possono che essere funesti. E questo, il nostro territorio, non può permetterselo. Ai presidenti Ventola e Riserbato, ai consiglieri provinciali indicati nelle liste di proscrizione di cui sopra, il mio pieno sostegno affinché facciano unicamente le scelte dettate dalle proprie convinzioni, dalla propria coscienza, nella piena libertà che è bene e valore supremo».