Maggioranza nel caos a Barletta, parla il sindaco Cosimo Cannito

Il primo cittadino non si arrende e confida di ricompattare la sua maggioranza

sabato 10 luglio 2021 13.01
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
Il sindaco Cannito prova a rimettere insieme i pezzi della sua maggioranza. È disponibile anche a digerirne l'ennesima spaccatura. «Dicono che anche il peggiore dei sindaci sia meglio di un commissario prefettizio», ci dice al telefono.

Spera che i consiglieri persi possano ravvedersi. «Stiamo lavorando per ricomporre la maggioranza» spiega il primo cittadino. Eppure la nascita del nuovo gruppo consiliare Cantiere Barletta ha sottratto alla maggioranza ben sei consiglieri comunali. Il settimo sarebbe stato Giuseppe Dipaola che però non ha aderito alla nuova formazione politica.

Persino un rimpasto di deleghe o un azzeramento della giunta (richiesto fino a qualche settimana fa) non cambierebbe le cose. «Non sono ipotesi all'ordine del giorno», commenta Cannito. «Il sindaco può fare quello che vuole – ci riferisce uno dei membri di Cantiere Barletta – Per quello che mi riguarda, non ho intenzione di avere un assessore di riferimento».

Ma ai sei consiglieri si aggiunge anche Sabino Dicataldo. Il presidente del Consiglio comunale è ormai in collisione con il primo cittadino. Lo ha detto durante l'ultima riunione di maggioranza. «Dovrebbe dirlo in Consiglio comunale – ammonisce Cannito –. Durante le riunioni si dicono un sacco di cose. Poi però bisogna vedere se c'è consequenzialità».

Nonostante questo, il sindaco non demorde. «In politica la speranza è un elemento di necessità», ci dice. «Confido nel senso di responsabilità dei consiglieri – confessa Cannito – affinché si seppellisca l'ascia di guerra, si parli e si cerchi di capire cosa è bene per la nostra città».

Il primo ostacolo alla prosecuzione di questa amministrazione potrebbe essere l'approvazione del rendiconto finanziario 2020 in calendario per la prossima seduta di Consiglio comunale. La mancata approvazione del documento, infatti, sarebbe causa di scioglimento dell'organo collegiale. I componenti di Cantiere Barletta però, hanno assicurato il loro supporto esterno. E questa sarà l'occasione per dimostrarlo.

La domanda è se valga la pena proseguire. «Io non mi arrendo – ci dice il sindaco Cannito – sebbene questo lavoro comporti grandi sacrifici e alcune volte perdita della dignità legata al fatto che si ricevono umiliazioni. Non dimentichiamo che durante la pandemia sono stato insultato e minacciato di morte. Ma anche questo fa parte delle responsabilità che si assumono in politica».