“Lo Spomenik di Barletta”, conferenza finale a Barletta con la Fondazione Gramsci di Puglia

Un percorso dedicato alla memoria adriatica

venerdì 24 ottobre 2025
Sarà la conferenza finale del progetto "Lo Spomenik di Barletta: monumento della memoria e dell'identità a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale" l'appuntamento centrale della giornata che lunedì 27 ottobre la Fondazione Gramsci di Puglia dedica alla memoria adriatica. L'incontro, in programma alle ore 16.00 a Palazzo San Domenico a Barletta, riunirà rappresentanti istituzionali europei, regionali e nazionali, insieme ai protagonisti del progetto di ricerca promosso dalla Fondazione con l'Università IUAV di Venezia e numerosi partner internazionali.

Un momento di confronto e riflessione che chiude due anni di indagini e collaborazioni accademiche, e che punta a tracciare nuove prospettive per la tutela e la valorizzazione dello Spomenik di Barletta, l'Ossario dei Caduti Jugoslavi progettato dallo scultore Dušan Džamonja e inaugurato nel 1970: un monumento simbolo della memoria condivisa tra le due sponde dell'Adriatico.

Alla conferenza porteranno i saluti Oronzo Cilli, assessore alla Cultura del Comune di Barletta, Debora Cilento, assessora regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, e il sindaco Cosimo Cannito. I lavori, moderati dal giornalista Stefano Lusa (Radio Capodistria), vedranno la partecipazione di studiosi e rappresentanti delle principali istituzioni coinvolte: Federico Tenca Montini (ZRS Koper) sul progetto Open Borders, i mutamenti dei confini e la memoria pubblica; Michele Martini (Università di Napoli) sui cimiteri come simboli di memorie condivise e divisive; Enrico Toniato (IUAV Venezia), sul lavoro di rilievo e analisi realizzato sull'Ossario dei Caduti Jugoslavi di Barletta; Giuseppe Tupputi (Politecnico di Bari) sulla figura di Dušan Džamonja, l'ossario dei caduti slavi di Barletta e l'enigma architettonico del monumento; Francesco Maggiore (Fondazione Dioguardi) per un coordinamento fra fondazioni e istituzioni nella salvaguardia dell'architettura storica contemporanea. Chiuderanno i lavori: Rosanna Rizzi (Coordinamento Spomenik) e Vito Saracino (Fondazione Gramsci di Puglia) con un bilancio delle attività e dei risultati raggiunti e le prospettive future del progetto, che proseguirà nel 2026 con la pubblicazione di un numero monografico della rivista Quaderni di Comunità.

Il progetto "Lo Spomenik di Barletta", nato dalla collaborazione tra la Fondazione Gramsci di Puglia e l'Università IUAV di Venezia, con il contributo della Regione Puglia, del Comune di Barletta, del ZRS Koper, dell'Ipsaic e di diverse realtà accademiche e culturali, si è distinto per l'impiego di tecnologie avanzate di rilievo digitale e analisi strutturale, in linea con gli standard europei di conservazione del patrimonio moderno. Il suo obiettivo è non solo il restauro del monumento, ma anche la costruzione di un ponte culturale tra Italia e Balcani, riaffermando il ruolo della Puglia come crocevia della memoria e del dialogo adriatico.

In mattinata, la giornata prenderà avvio a Bari, alle 9.30 nell'Aula Starace del Palazzo del Prete dell'Università degli Studi "Aldo Moro", con il convegno internazionale "Luoghi della memoria tra guerra e liberazione: eredità e interazioni tra Jugoslavia e terra di Puglia". Studiosi da Italia, Slovenia e Croazia si confronteranno sulle forme della memoria e sulle relazioni storiche tra le due sponde del mare, anticipando i temi che saranno al centro dell'incontro pomeridiano a Barletta.