Le Province pugliesi si uniscono per fronteggiare il problema della tratta ferroviaria Lecce-Roma

Lettera degli amministratori ai sottosegretari Letta e Bertolaso

mercoledì 14 aprile 2010
A oltre un mese dalla frana di Mantaguto (provincia di Avellino),che ha causato la forzata interruzione della linea ferroviaria Lecce-Roma, numerosissimi sono i disagi. Proprio per questi disagi il presidente dell'Unione delle Province Pugliesi, nonchè il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, d'intesa con i presidenti di Lecce, Barletta-Andria-Trani e Foggia, rispettivamente Antonio Gabellone, Francesco Ventola e Antonio Pepe, (tutti del Pdl) hanno redatto e inviato ai sottosegretari Gianni Letta e Guido Bertolaso (e anche al ministro Raffaele Fitto, al sottosegretario Mantovano e a tutti i parlamentari eletti in Puglia) una lettera attraverso cui chiedono un incontro straordinario e urgente per individuare le modalità e i tempi rapidi per fronteggiare, con il concorso di tutte le Province pugliesi, la risoluzione immediata del grave problema.

Stesso discorso è stato ripetuto dall'Anci Puglia che, riunitosi ieri, ha chiesto ufficialmente al presidente del Consiglio e al ministro dei Trasporti, di mettere in atto tutte le azioni finalizzate alla messa in sicurezza del luogo e il ripristino della linea ferroviaria Bari-Napoli e della strada statale 90, dichiarando anche lo stato d'emergenza. In questa affannosa corsa per ottenere l'intervento del Governo non mancano i sindacati. Le segreterie dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di Puglia e Campania infatti comunicano che giovedì prossimo, a Savignano Irpino, anche sulla base del confronto con il commissario straordinario, Mario De Biase, si incontreranno per ragionare su tutte le iniziative da mettere in campo.

Insomma la frana ha provocato l'isolamento del territorio pugliese, a cui Massimo Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi risponde dichiarando che: "i consiglieri e gli assessori di questa Provincia raggiungeranno Montaguto, venerdì alle 11, e sul luogo del disastro, esprimeranno con una vibrante protesta il proprio malessere".