Le amministrative si giocano più a Roma che a Barletta

Il Movimento 5 stelle riprende il dialogo con il Pd

martedì 22 marzo 2022 13.31
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
Per il centrosinistra questo è il tempo dell'attesa. Attende il Partito democratico di Barletta sul quale continua ad aleggiare lo spettro del commissariamento. E attendono anche Sinistra italiana, di cui si sono perse le tracce, e Movimento 5 stelle che è tornato a dialogare con il Pd. Non certo per sua volontà, ma su sollecitazione delle segreterie nazionali e regionali.

I dem vicini a Enrico Letta avevano parlato di scelte sbagliate a Barletta. Francesco Boccia, invece, aveva invitato il Pd cittadino a fermare i giochi e a trovare un accordo per un campo largo che tenesse dentro tutti e in cui le liste civiche di Michele Emiliano non creassero disordini.

Ma ormai nelle decisioni dei prossimi giorni le segreterie locali delle forze politiche avranno un peso decisamente inferiore a quello assunto sino ad oggi. A Barletta la partita per definire i confini della coalizione di centrosinistra, in corsa per le prossime elezioni amministrative, si gioca tutta a livello regionale e nazionale. Dopo la conferenza stampa di presentazione della candidata sindaca Santa Scommegna, infatti, le cose sono cambiate e le carte potrebbero essere rimescolate.

La situazione è molto complessa. Per Sinistra Italiana e Movimento 5 stelle non sarebbe semplice rinunciare al progetto di una coalizione a cui stavano lavorando con Articolo 1, Costituente democratica e Italia in comune. Ma soprattutto non sarebbe semplice accettare i diktat di partito se questo significa convivere in una coalizione di cui non condividono gli inquilini che, per breve o lungo termine, hanno sostenuto l'amministrazione Cannito. Il tutto, nel nome di un modello Emiliano che più unire sta dimostrando di lacerare le forze politiche. Qualcuno, se messo davanti a questa scelta, potrebbe ritirare la propria disponibilità per non tradire la sua credibilità politica.

Per evitare tutto questo, le ragioni delle segreterie locali dovranno essere portate all'attenzione di quelle nazionali. In caso contrario, la partita elettorale di Barletta sarà solo un biglietto da visita per le elezioni politiche del 2023.

Ad ogni modo, i problemi non si estinguerebbero solo ridisegnando il perimetro dell'ampia coalizione di centrosinistra, perché la candidata sindaca Santa Scommegna rappresenterebbe solo un volto della nuova formazione politica. A quel punto la sua candidatura potrebbe essere messa in discussione per tenere calme sia le acque barlettane che quelle romane.