Lacerenza sollevata dall’incarico, Nicola Salvemini arriva in Giunta

Subentra per la delega alle Politiche Sociali: questa mattina il decreto di nomina

martedì 22 ottobre 2019 9.09
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
Ci ha messo meno tempo del previsto, ma è arrivato proprio come lo si aspettava: senza nessun preavviso. La Giunta Cannito ha il suo nuovo assessore ai Servizi Sociali che prenderà il posto dell'uscente Anna Maria Lacerenza, sollevata dall'incarico per il venir meno – si legge nel decreto di revoca – del rapporto fiducia con la stessa.

Il nuovo arrivo in Giunta, come già anticipato, è Nicola Salvemini, figlio dell'ex consigliere comunale Andrea Salvemini, socialista vicino a Cannito. Anche il decreto di nomina dovrebbe essere pubblicato questa mattina sull'albo pretorio del comune di Barletta.

Resta da chiarire, tuttavia, se Salvemini subentrerà nella stessa quota della Lacerenza, quindi nella lista Barletta Attiva, rappresentata in Consiglio comunale da Ruggiero Marzocca. Il consigliere però, in una nota diffusa nei giorni scorsi, smentiva ogni ipotesi di sostituzione. Allora, se così non fosse? L'alternativa, già tracciata da qualcuno, è che Nicola Salvemini entri in Giunta in rappresentanza del gruppo misto, formato da Vincenzo Laforgia e Massimo Spinazzola, quest'ultimo intrattenutosi fino a sera, ieri, a Palazzo di Città.

Un simile risvolto, probabilmente, genererebbe ulteriore scompiglio nella maggioranza, potenziando il diritto di rivendicazione di un posto in Giunta anche per Forza Barletta, la lista dei consiglieri Stella Mele e Giuseppe Losappio. A tal punto, quale altra testa dovrà cadere?

L'equilibrio della maggioranza appare ora più precario che mai, facendo presagire un'implosione interna della stessa. I primi segni del suo cedimento, infatti, potrebbero arrivare già nel prossimo Consiglio comunale, in calendario per il 30 ottobre, in cui si discuterà della situazione politico-amministrativa della città.

Starà alle opposizioni, in quell'occasione, pretendere risposte adeguate allo spettacolo politico al quale la città sta assistendo, mentre il sindaco e la sua maggioranza, questa volta, dovranno fornirle.