La memoria di Sergio Cosmai contro le mafie

Presenti tanti studenti barlettani presso l’Auditorium Mennea

venerdì 14 marzo 2014 14.39
A cura di Enrico Gorgoglione
Si è svolto questa mattina presso l'Auditorium intitolato a Pietro Mennea dell'Istituto Tecnico "Cassandro" l'incontro "I cento passi per…", organizzato dal locale presidio dell'Associazione "Libera, nomi e numeri contro le mafie". La manifestazione, che precede la marcia nazionale per la memoria e l'impegno contro tutte le tipologie di mafia, ha catturato l'attenzione di tutti i ragazzi presenti, provenienti dei diversi Istituti scolastici di Barletta. Il 13 marzo di ventinove anni fa fu ucciso il direttore del carcere di Cosenza Sergio Cosmai, biscegliese dalle idee "rivoluzionarie". La sua storia è stata raccontata dalle parole di Gloria Vicino, referente di Libera Bari e dalla memoria diretta degli eventi della professoressa Tiziana Palazzo, moglie di Cosmai che ancora oggi attende che la giustizia italiana faccia il proprio corso. Le parole della vedova Cosmai e quelle del sostituto procuratore di Trani, Luigi Scimè, hanno sensibilizzato i ragazzi sul tema delle mafie, ricordando che questo mostro dai tanti tentacoli non è soltanto un fenomeno riguardante realtà site a chilometri di distanza, ma tocca tutti da vicino. Come ricordato da Gloria Vicino, «La mafia è un fenomeno umano, che secondo Falcone, che ce l'ha fatta conoscere, doveva avere un inizio e anche una fine. La mafia però continua ad esistere, la vediamo tutti i giorni, a noi resta la volontà di combatterla. Anche Barletta porta i segni della criminalità, e siete voi giovani che dovete combatterla, insieme agli adulti».

Scimè si è invece soffermato sul ruolo della Giustizia nel contrasto alle associazioni di tipo mafioso, e su quanto può considerarsi vicino il fenomeno anche al nostro territorio, che negli anni scorsi ha dato i natali alla Sacra Corona Unita. Un messaggio di speranza arriva dalle parole della professoressa Tiziana Palazzo, che attraverso il messaggio lanciato dal marito e promosso negli anni dalla sua famiglia spera di colpire la sensibilità dei ragazzi barlettani. Speranza e lotta sono concetti tanto distanti tra loro, ma si avvicinano sensibilmente quando si parla di mafia, il cancro più grande che la società italiana non ha soltanto creato ma ha anche esportato. L'Associazione Libera lancia il messaggio più importante: è arrivato il momento di sperare in un futuro migliore e di contrastare apertamente le mafie, a partire dalla memoria degli uomini come Cosmai che hanno perso la vita in nome di un "ideale" che si chiama giustizia.
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione
Libera ricorda Sergio Cosmai © Enrico Gorgoglione