La Gioconda nata dai rifiuti, l'idea artistica made in Barletta

L'opera del maestro barlettano Borgiac sarà esposta per la mostra voluta dall'ambientalista Antonio Binetti

giovedì 10 novembre 2022 10.59
A cura di Ida Vinella
"Gioconda col tappo. Tecnica mista". A rivelare l'originale opera è il maestro barlettano Giacomo Borgiac, già noto per le sue iniziative di sensibilizzazione al rispetto ambientale e al decoro urbano soprattutto attraverso la street art. La sua speciale Gioconda è stata dipinta su una tela realizzata con vari rifiuti recuperati dalle spiagge di Barletta. Dal brutto nasce il bello, così è nata l'idea concretizzata dai pennelli del pittore barlettano e immaginata dall'ambientalista barlettano Antonio Binetti.

Sarà uno dei pezzi "forti" dell'imminente mostra che si svolgerà dal 18 novembre al castello di Barletta dal titolo "Ditelo ai bambini", promossa da un raggruppamento di associazioni barlettane. È anche il mantra di Antonio Binetti, che nel corso delle sue passeggiate sulle nostre coste ha trovato e archiviato decine e decine di oggetti (soprattutto di plastica, ma non solo) riportati a riva dalle onde del mare. Rifiuti di ogni tipo, recuperati per trasformarli in un percorso espositivo al fine di sensibilizzare bambini e adulti sul tema dell'abbandono dei rifiuti di natura plastica in mare e sulle spiagge, mostrandone la permanenza e la pericolosità per l'ambiente e gli ecosistemi marini.


«Quando Antonio mi ha portato due tele riciclate con materiale abbandonato nel mare per fare qualcosa di bello, ho accettato volentieri la sua idea - scrive Borgiac mostrando in anteprima la creazione - Trasformare qualcosa di brutto con un po' di bellezza. Superficie difficile, immagine difficile. Bella sfida. Non mi chiedete come è finito il tappo sulla punta del naso di Monna Lisa. Forse ho voluto risparmiare sui punti luce.

Se le cose si mettono al posto giusto, possiamo circondarci di Bellezza. Oppure riciclare bene. Oppure semplicemente rispettare la natura. Rispettare il mare, la terra, il cielo. Ditelo ai bambini. Ma anche ai grandi» conclude il pittore.