L’omicidio di Barletta spaventa gli imprenditori: «La criminalità sta dilagando nella Bat»

Da Andria e Barletta Confcommercio chiede un’immediata risposta dello Stato per aumentare l'organico della Questura

martedì 12 aprile 2022 13.10
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
La criminalità continua a mietere vittime e spaventa gli imprenditori. «Sono preoccupato non solo come rappresentante della categoria, ma anche come cittadino», dice Francesco Divenuto, presidente di Confcommercio Barletta. L'omicidio del 43enne Giuseppe Tupputi, titolare del bar Morrison's Revolution, è il terzo in pochi mesi che si consuma a Barletta. «Ormai gli imprenditori hanno paura di aprire le saracinesche delle loro attività – prosegue Divenuto –. Anche i cittadini sono spaventati. Qualcuno mi dice di avere timore anche a suonare il clacson in auto perché non sa chi c'è nella macchina accanto».
Ma non è solo la città della Disfida a ripiombare nell'insicurezza. «Anche ad Andria siamo preoccupati», commenta Claudio Sinisi, presidente di Confcommercio Andria. «Nei mesi scorsi – ricorda Sinisi – alcuni imprenditori del territorio hanno subìto sequestri lampo da parte della criminalità su cui è intervenuto pubblicamente anche il Procuratore della Repubblica Renato Nitti».

Per questo, l'ennesimo omicidio consumato a Barletta riaccende la preoccupazione degli imprenditori. «Quello che è successo ieri, in presenza di clienti all'interno del bar, potrebbe capitare tanto ad Andria quanto a Bari – spiega Claudio Sinisi –. Solleviamo da tempo queste problematiche all'attenzione della Questura che purtroppo è in organico ridotto».

È da qui che si rinnova l'appello di Confcommercio a potenziare il numero di agenti della Forze dell'ordine a presidio dell'intero territorio. Sinisi lo definisce il tallone di Achille della provincia Bat: «Ci sono pochi uomini – dice – che se pattugliano una parte della città non sono in grado di pattugliare anche altre zone». È un appello che si rinnova da mesi. «Serve una risposta chiara e forte dello Stato – ribadisce Francesco Divenuto –. Durante la pandemia lo Stato ha dimostrato la sua presenza per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Adesso chiediamo che intervenga anche per fronteggiare l'emergenza criminalità».

Di questo si tratta, di criminalità. Un'escalation di cui ci si è accorti a piccole dosi: «Oggi stiamo notando un incremento della microcriminalità su tutto il territorio – conclude Claudio Sinisi –. Quello che ci preoccupa è che questi segnali negativi si stanno rafforzando significativamente nelle nostre città».