Investita da una bici elettrica: in controsenso ma nessuna sanzione

Anche per i mezzi elettrici valgono le regole prescritte dal codice della strada

giovedì 2 gennaio 2020 10.18
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
Avrebbe percorso in controsenso, a bordo di una bici elettrica, il tratto di strada che congiunge piazza Caduti con la trafficata via Renato Coletta, l'uomo che nel pomeriggio dello scorso 31 dicembre ha investito una passante intenta ad attraversare la strada.

L'incidente, stando alla ricostruzione fornitaci dai testimoni presenti al momento dell'accaduto, avrebbe causato la caduta per strada della giovane ragazza, che avrebbe riportato lievi ferite al braccio e perso gli occhiali da vista che indossava, scaraventati per terra a seguito dell'impatto. Non ci sarebbe stata nessuna conseguenza, invece, per il conducente del mezzo elettrico al quale non sarebbe stata elevata alcuna sanzione, nonostante – ci riferisce un testimone – la presenza sul posto di una pattuglia della Polizia Municipale. A soccorrere la ragazza, i passanti preoccupati per la sua incolumità.

L'accaduto è solo l'ultimo, in ordine cronologico che coinvolge le cosiddette biciclette elettriche, definite dal codice della strada come mezzi il cui motore (elettrico) è azionato, per mezzo di pedali o analoghi dispositivi, dalla persona che si trova sul veicolo. Seppur per la guida di tali veicoli, non vi siano particolari prescrizioni o comunque non siano previsti particolari requisiti (come l'età minima e il possesso della patente, richiesti invece per gli scooter), gli stessi non sono sottratti al rispetto del codice della strada. I conducenti di un mezzo elettrico, infatti, sono tenuti all'osservanza delle stesse regole stabilite per la guida di qualsiasi altro mezzo. Primo tra tutti, l'obbligo di guidare con prudenza e diligenza.

Molto spesso, al contrario, si assiste ad un uso inappropriato di tali mezzi elettrici e sicuramente non riconducibile ai canoni della richiesta diligenza. È bene tenere alta la guardia e sottoporre a regolare sanzione chi disattende tali regole, perché il rischio di ripercussioni sull'incolumità dei passanti, oltre che sulla propria, non è certo meno alto rispetto ai tradizionali mezzi a motore.