Immobile della Sfida, il Consiglio comunale dice sì alla prelazione

Sono stati venti i voti favorevoli espressi, questo pomeriggio, dall'assise cittadina

venerdì 10 luglio 2020 16.44
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
Il tempo trascorso dal sorgere della questione legata all'acquisto dei due appartamenti siti al piano superiore della Cantina della Sfida e di un locale posto al piano terra, è stato d'aiuto per una riflessione più ponderata sull'opportunità di esercitare il diritto di prelazione sugli stessi. Un diritto sul quale esercizio si è espressa, questo pomeriggio, l'assise cittadina con 20 voti favorevoli, 6 contrari e 3 astenuti, tra cui anche il sindaco Cannito.

Nonostante l'interesse storico intravisto, tuttavia, non sono mancate in Consiglio comunale perplessità in merito all'acquisto del bene i cui costi di manutenzione e la cui mancanza di un progetto di gestione rischiano di relegare l'immobile alla già lunga lista di immobili di proprietà comunale che versano in stato di abbandono.

Sant'Andrea, Santa Lucia, l'ex Anagrafe, Palazzo Bonelli, Villa Bonelli, Palazzo Principe di Napoli: sono solo alcuni degli stabili di proprietà del Comune che non solo mancano (a causa dei costi elevati) di un'idonea manutenzione, ma anche di un progetto di gestione che li proietti verso una sapiente destinazione.

Lo ha evidenziato lo stesso sindaco Cannito, preannunciando la sua astensione dal voto: «Conosco la macchina amministrativa – ha detto il primo cittadino – per questo mi trovo in difficoltà nell'esprimere quale sia la scelta migliore per la città». Ad aggiungersi agli astenuti, anche i consiglieri comunali Rocco Dileo e Maria Angela Carone.

Una cosa è certa, ha aggiunto Cannito: «D'ora in poi sarà sempre il Consiglio comunale e non più la Giunta, come accaduto in passato, ad esprimersi sul diritto di prelazione».
Come noto, infatti, la vicenda intorno all'acquisto dell'immobile al piano superiore della Cantina della Sfida sul quale aveva manifestato interesse l'ex assessore Michele Lasala, proseguita con la rimozione dello stesso da parte del sindaco, è partita proprio dalla Giunta comunale che in prima battuta non aveva espresso interesse all'esercizio della prelazione. La relativa delibera sarebbe stata poi revocata per consentire che ad esprimersi fosse proprio il Consiglio comunale.

Prima di procedere al riconoscimento e alla presa d'atto di alcuni debiti fuori bilancio, l'assise ha anche approvato una mozione, presentata dai consiglieri Ruggiero Dicorato, Pino Rizzi e Adelaide Spinazzola, sulla eliminazione della rimozione forzata delle auto lasciate in sosta durante il servizio di spazzamento meccanizzato delle strade.