I Tiromancino a Barletta, grandi emozioni per i fan della band

Il cantante della band è stato ospite presso il Cobbler per firmare le copie del suo nuovo album "Fino a qui"

venerdì 12 ottobre 2018 13.01
A cura di Antonella Filannino
Sono otto le tappe previste in Puglia per il cantante Federico Zampaglione dei Tiromancino. Ieri sera il leader della band è stato accolto a Barletta per il firma copie presso il Cobbler, noto locale del nostro centro storico. L'intera serata è stata organizzata anche grazie a SonicArt di Corato.

«In Puglia mi sento a casa – ha esordito il cantante dei Tiromancino. Pensate che a Roma abbiamo organizzato solo una data per il firma copie del mio nuovo album, qui in Puglia sarò presente per ben otto appuntamenti». Federico Zampaglione ha accordato la sua chitarra e chiesto di far entrare subito i suoi fan. Non voleva farli attendere. Ha cantato assieme a loro il suo ultimo singolo: "Noi casomai" e i suoi brani più famosi: "Due destini", "Per me è importante" e "In un tempo piccolo". Un momento emozionante per tutti.

Il nuovo album "Fino a qui" è un progetto particolarmente complesso, data la presenza di ben 12 versioni di vecchi brani e 4 inediti. Federico dei Tiromancino ha raccontato come sono nate le collaborazioni con Alessandra Amoroso, Luca Carboni, Jovanotti, Tiziano Ferro, Biagio Antonacci, Giuliano Sangiorgi, Elisa, Mannarino, Alborosie, Fabri Fibra, i Thegiornalisti e Calcutta. Tutte voci che hanno affiancato la sua per festeggiare i trent'anni di carriera della storica band italiana. «Sono stati scelti i brani da assegnare in base alle sfumature di voce dei miei colleghi. In alcuni casi sono stati loro stessi a sceglierli, parlo ad esempio di Jovanotti e Tiziano Ferro. I duetti nascono scambiandoci accordi e idee tramite WhatsApp. A volte ti rendi conto che anche le cose più difficili, possono essere portate a termine».

Ognuno di loro ha lasciato una parte di sé in questo racconto ma come ha tenuto a precisare il front man dei Tiromancino: «Non abbiamo prodotto un Frankenstein della musica: un occhio di Sangiorgi dei Negramaro, il naso di Fabri Fibra e così via. Ogni brano è stato arrangiato come se fosse una nuova melodia. Sono orgoglioso del risultato, anche per la presenza dell'orchestra che mi accompagnerà in tutti i teatri durante il tour previsto nel 2019. Era una vita che volevo farlo».