Fratture nella maggioranza di Barletta: valutazioni in corso in Forza Italia
Giuseppe Losappio: «Voteremo solo i provvedimenti che riterremo giusti per la città»
mercoledì 28 ottobre 2020
07.30
Se con la nomina assessorile di Nicola Gambarrota il sindaco Cannito ha soddisfatto la richiesta di rappresentanza in Giunta dei consiglieri comunali Ruggiero Marzocca e Antonello Damato, con la nomina di Oronzo Cilli ha causato almeno due fratture.
La prima è quella all'interno del centrodestra tra i consiglieri comunali di riferimento di Forza Italia e quelli di Fratelli d'Italia. I primi con le loro liste civiche non vantano attualmente alcuna presenza nell'esecutivo cittadino mentre i secondi contano addirittura su due assessori. Si tratta di Gennaro Cefola (vicesindaco) riconducibile alla lista "Noi con Barletta" dei consiglieri Riccardo Memeo e Luigi Antonucci e del neoassessore al Turismo Oronzo Cilli ascrivibile, invece, alla sola Stella Mele.
«La consigliera Mele – ribadisce il capogruppo di Forza Barletta, Giuseppe Losappio – ha assunto una posizione tutta personale quando ha indicato l'assessore senza coinvolgere il sottoscritto come capogruppo della lista Forza Barletta e i responsabili della stessa lista». Così, come comunicato dalla segreteria del gruppo in una nota, la Mele è stata espulsa: «Forza Barletta – aggiunge Losappio – ha scelto di non farsi più rappresentare dalla consigliera Mele».
Sarebbe naturale a questo punto che la Mele ufficializzi un passaggio nella lista "Noi con Barletta". Ma veniamo alla seconda, potenziale, frattura.
"Pacta sunt servanda", ma se in politica gli accordi vengono disattesi è plausibile attendersi delle reazioni. L'accordo della coalizione messa su da Cannito nel 2018 prevedeva che ogni lista avrebbe avuto rappresentanza in Giunta. Qualcuno ha atteso, qualcun altro ha insistito e ad oggi l'unica parte politica a restarne fuori è quella di Forza Italia.
È questo che potrebbe causare una seconda frattura che, a meno che Cannito non stringa nuove alleanze, metterebbe in crisi la maggioranza. Rappresentano un segnale significativo, in tal senso, le dimissioni irrevocabili dal ruolo di presidente della Commissione Affari Finanziari rassegnate dal consigliere Pier Paolo Grimaldi.
«Nessuno di noi ha chiesto poltrone o assessorati al sindaco di Barletta – ci riferisce Losappio – Questa famelica e cattiva tradizione non è ascrivibile alla cultura di nessuno dei rappresentanti delle liste menzionate. Noi avevamo voglia di pianificare l'azione amministrativa e discutere dei problemi della città, ma non ci è consentito farlo perché la pianificazione deve concretizzarsi con l'azione amministrativa che viene portata avanti soprattutto dagli assessori. Viene de plano – conclude il capogruppo di Forza Barletta – che voteremo solo i provvedimenti che riterremo giusti per la città e se ne conosceremo la genesi e l'iter istruttorio».
Detto in altri termini, non è da escludere che Forza Italia tolga il suo sostegno alla maggioranza Cannito portando all'opposizione i consiglieri Giuseppe Losappio, Pier Paolo Grimaldi, Michele Maffione e Salvatore Lionetti.
La prima è quella all'interno del centrodestra tra i consiglieri comunali di riferimento di Forza Italia e quelli di Fratelli d'Italia. I primi con le loro liste civiche non vantano attualmente alcuna presenza nell'esecutivo cittadino mentre i secondi contano addirittura su due assessori. Si tratta di Gennaro Cefola (vicesindaco) riconducibile alla lista "Noi con Barletta" dei consiglieri Riccardo Memeo e Luigi Antonucci e del neoassessore al Turismo Oronzo Cilli ascrivibile, invece, alla sola Stella Mele.
«La consigliera Mele – ribadisce il capogruppo di Forza Barletta, Giuseppe Losappio – ha assunto una posizione tutta personale quando ha indicato l'assessore senza coinvolgere il sottoscritto come capogruppo della lista Forza Barletta e i responsabili della stessa lista». Così, come comunicato dalla segreteria del gruppo in una nota, la Mele è stata espulsa: «Forza Barletta – aggiunge Losappio – ha scelto di non farsi più rappresentare dalla consigliera Mele».
Sarebbe naturale a questo punto che la Mele ufficializzi un passaggio nella lista "Noi con Barletta". Ma veniamo alla seconda, potenziale, frattura.
"Pacta sunt servanda", ma se in politica gli accordi vengono disattesi è plausibile attendersi delle reazioni. L'accordo della coalizione messa su da Cannito nel 2018 prevedeva che ogni lista avrebbe avuto rappresentanza in Giunta. Qualcuno ha atteso, qualcun altro ha insistito e ad oggi l'unica parte politica a restarne fuori è quella di Forza Italia.
È questo che potrebbe causare una seconda frattura che, a meno che Cannito non stringa nuove alleanze, metterebbe in crisi la maggioranza. Rappresentano un segnale significativo, in tal senso, le dimissioni irrevocabili dal ruolo di presidente della Commissione Affari Finanziari rassegnate dal consigliere Pier Paolo Grimaldi.
«Nessuno di noi ha chiesto poltrone o assessorati al sindaco di Barletta – ci riferisce Losappio – Questa famelica e cattiva tradizione non è ascrivibile alla cultura di nessuno dei rappresentanti delle liste menzionate. Noi avevamo voglia di pianificare l'azione amministrativa e discutere dei problemi della città, ma non ci è consentito farlo perché la pianificazione deve concretizzarsi con l'azione amministrativa che viene portata avanti soprattutto dagli assessori. Viene de plano – conclude il capogruppo di Forza Barletta – che voteremo solo i provvedimenti che riterremo giusti per la città e se ne conosceremo la genesi e l'iter istruttorio».
Detto in altri termini, non è da escludere che Forza Italia tolga il suo sostegno alla maggioranza Cannito portando all'opposizione i consiglieri Giuseppe Losappio, Pier Paolo Grimaldi, Michele Maffione e Salvatore Lionetti.