Fratoianni (Sel): «La Bat continua a favorire la Lum»

Il deputato pugliese si scaglia contro le decisioni della Provincia

giovedì 6 febbraio 2014 15.55
Continua a tenere banco la querelle riguardante le borse di studio riservate agli studenti universitari. La Provincia di Barletta-Andria-Trani ha recentemente pubblicato il nuovo bando, ma, così come in occasione del primo bando, già ritirato lo scorso novembre in seguito ad una segnalazione rivolta direttamente al Ministero per l'Istruzione, le polemiche e le accuse (velate o meno) non mancano. A sollevare nuovi dubbi sull'atto della Provincia è il deputato pugliese di Sinistra e Libertà, Nicola Fratoianni, che esprime la propria contrarietà a questa nuova "puntata": «Esprimo netta contrarietà al bando per le borse di studio a studenti universitari pubblicato dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani, perché avvantaggia indebitamente una università privata, la LUM. Purtroppo il Presidente Ventola, come nel gioco delle tre carte, ripropone il bando, ma resta la sostanza. La Provincia ritiri il bando o sarà costretto all'ennesimo atto ispettivo».

La critica mossa da Fratoianni riguarda essenzialmente le modalità dell'assegnazione delle borse di studio: «Resta un elemento inaccettabile: in sostanza si mettono a bando borse di studio agli studenti della BAT, tranne per coloro che sono iscritti ai Corsi di Laurea di Economia e Giurisprudenza; tutto questo perché nel territorio della BAT c'è una università privata, la LUM, che prevede entrambi i corsi di laurea. Si negano agli studenti diritti sacrosanti: innanzitutto il diritto allo studio, poi quello di scegliersi autonomamente la facoltà presso cui iscriversi. Oltre il danno di avere un reddito famigliare basso, questi ragazzi vivono la beffa di non poter accedere all'utilizzo di fondi pubblici, che vengono indebitamente utilizzati come forma di finanziamento ad una realtà privata».

Fratoianni dedica la chiosa proprio al presidente Ventola: «Vorrei chiarire al Presidente Ventola e agli estensori del bando che le famiglie italiane sono già in pesante difficoltà economica e che il diritto allo studio è sempre più messo in pericolo dalla crisi e dalle politiche di austerità del governo nazionale. Pertanto gli Enti locali, con le risorse che hanno a disposizione, sono obbligati ad aiutare tutti i giovani studenti, e non solo quelli che hanno innanzitutto la possibilità economica di iscriversi ad una facoltà privata. Pertanto, la Provincia abbia l'intelligenza di ritirare autonomamente il bando, altrimenti mi vedrò costretto a interessare nuovamente il Ministero .