Ferrara: «Altro che Checco Zalone, siete in una disperata campagna elettorale»

L'intervento del segretario cittadino del PD

mercoledì 10 febbraio 2016 10.59
«"Dagli all'untore, dagli all'untore" un grido che anche Manzoni stesso, divulgandolo nei Promessi Sposi, definì una pericolosa e inutile caccia alle streghe». Citazioni azzeccate per il segretario cittadino Franco Ferrara che non ci sta a subire strali dall'opposizione, dopo il "rimpasto" di Giunta e segnalazioni di presunte incompatibilità. «Ma gli untori, non sono mai esistiti - insiste Ferrara - furono un'invenzione per impaurire il popolo e distrarlo dall'assenza di controllo da parte delle autorità sanitarie del tempo, vere responsabili della diffusione del contagio della peste . Oggi l'interpretazione di quel grido sta a sottolineare un atteggiamento persecutorio e pregiudizievole verso persone ritenute ingiustamente colpevoli di qualcosa, specialmente di mali sociali o di diffusione degli stessi, senza un minimo di dimostrazione reale.

Stiamo assistendo in questi giorni allo stesso grido sottoforma di indignazione da parte di una "checcozaloniana" e superstite destra locale in totale disfacimento, grido che sa tanto di "calli pestati con accompagnata bestemmia" a dispetto e risentimento per una Giunta nominata, proprio quando si sperava in un fallimento della trattativa politica e si immaginava Cascella con la valigia in mano che tornava a Roma. Avrebbe fatto comodo a tanti scontenti anche nella sinistra, di improvvisati ambientalisti, collettivi compresi. Ma a dispetto delle tante Cassandre e di illuminati soloni, la soluzione si è trovata nell'ultimo documento che l'untore PD ha sottoposto all'approvazione del Tavolo Politico e del Sindaco, come il giusto momento di tregua e la massima convergenza delle volontà politiche. E' la strategia della "chiara alleanza tra le forze politiche", nella quale credo fermamente, che ha facilitato questa intesa e permetterà ancora al centrosinistra di riprendersi la fiducia degli elettori, purché si rimanga fedeli al patto sottoscritto, con coerenza, con la consapevolezza dei propri limiti, lavorando di lena nella gestione quotidiana dell'interesse pubblico, al netto di strane interpretazioni e definizioni o di tediosi emendamenti in nome di un sopravvissuto radicale"pugno alzato". Forse fa comodo dimenticare o far finta, che il PD è e rimane il Partito di maggioranza relativa a Barletta con un consenso che ha portato all'elezione di ben nove Consiglieri. Così, tanto per ricordare.

Dispetto, risentimento e insinuazione, è solo quello che si legge nelle velenose ultime note critiche apparse sulla stampa o sui network locali, di ormai tuttologi in una chiara e disperata campagna elettorale perenne, che pur di far parlare di sé, usano la subdola arma del populismo con l'adombrare dubbi e sospetti, sotto forma di richiesta di chiarezza, tendenti a screditare le persone, come nel caso dell'assessore new entry ai LL PP in quota PD, arch. Maria Antonietta DiMatteo, un altro untore, risultante a loro dire, "di avere un legame di stretta parentela con un manager di una Società della Cementeria Buzzi Unicem", definendola "scelta inopportuna" anche in "palese conflitto di interessi" . Ricordando che nel frattempo la Giustizia sta facendo il suo corso sulle questioni ambientali, vorrei ricordare a chi continua ad avere il dito puntato, che essere più informati a riguardo, prima di scrivere sciocchezze o parlare a vanvera, eviterebbe brutte figure, soprattutto quando la scelta del tecnico è stata effettuata sulla scorta delle competenze specifiche richieste dal Sindaco, che dall'alto del suo riconosciuto rigore, mai avrebbe affidato una delega così importante se avesse rilevato il ben minimo dubbio di incompatibilità. Poi che cosa c'entra l'emissione dei camini della Cementeria con i Lavori Pubblici e Manutenzioni della Città? Ah! Già! in Giunta ci si può mettere d'accordo per distruggere "catastroficamente" Barletta. Gli untori ormai ci governano ! Ma siamo seri ! Lasciamo lavorare in pace il nuovo assessore, la giudicheremo alla verifica dei fatti!»