Decodifica dell'ultimo risultato elettorale dalla Cgil

Intervento di Francesco Corcella, Camera del lavoro. «Noi c'eravamo prima di Grillo»

mercoledì 13 marzo 2013
«È incredibile come non sia stato colto per tempo tutta questa irrefrenabile voglia di cambiamento – inizia così l'intervento di Francesco Corcella, rappresentante Cgil della Camera del Lavoro di Barletta - questo sprezzante sentimento verso la politica e contro le istituzioni che ospitano i suoi mestieranti! E, prima ancora, verso tutti coloro che – a vario titolo e ragione, sia nel bene che nel male – si dedicano alla politica e sono identificati, pertanto, come soggetti deprecabili e meritevoli di diffidenza continua al pari di gente imbrogliona e avida di potere e di interessi per se e per i loro parenti ed amici.

Queste ultime elezioni vanno immediatamente "decodificate" e il cosiddetto "voto di protesta" va compreso: voglia di decidere, di essere protagonisti, di partecipare e determinare le sorti della propria vita personale, familiare, sociale, nazionale, e, - perché no?! - mondiale! Realizzandola senza intermediari di sorta né millantatori del favore ma invocando, pretendendo il "diritto" di essere soggetti attivi, a vivere nella società della libertà e del rispetto, della giustizia e della legalità, del lavoro e della dignità della persona umana. Riprendendosi immediatamente e direttamente una agibilità della "democrazia" per esercitare e realizzare, appunto, il potere e il governo del popolo per il popolo!

Nella società della confusione e della prevaricazione senza limiti, aver accolto una "ventata d'aria fresca" - o comunque la si voglia chiamare - tanto repentina quanto aggressiva, può indurre a stordimento solo coloro che finora hanno "dormito" e hanno tenuto la testa fuori da ogni vita reale! Tutti quei dirigenti politici che appaiono meravigliati di cotanto risultato elettorale ottenuto da nuove formazioni (partiti o movimenti che siano!), devono solo chiedersi con chi e dove sono stati a contemplare o tergiversare, e di cosa si sono occupati in questi mesi, in questi anni! Quale strumento hanno utilizzato per rilevare il grado di sofferenza, il disagio o disaffezione della gente verso tutti e verso tutto.

La storia che si prospetta per la nostra città è semplicemente umiliante ed anacronistica; le proposte in campo per guidare il nostro municipio sono assolutamente "indecenti", che puzzano di vecchiume; un'autentica astrazione dalla realtà. Con l'aggravante della presunzione ad essere i migliori e ad essere preferiti dagli stessi barlettani. Si tratta di personaggi consumati e riciclati che, ad oggi, nella generalità dei nomi circolanti, non sono riusciti a lasciare un segno positivo del loro impegno in politica e non si sono particolarmente distinti per la loro scelte eclatanti fuori dal coro e a favore della massa, e men che meno per l'"etica" amministrativa" prodotta. Anzi!

Tutti mestieranti della politica o rampanti dell'ultim'ora che intendono l'amministrazione della "cosa pubblica" come una imperdibile opportunità affaristica del tipo "prendi e porta a casa!". Col voto di scambio, abbiamo assistito ad elezioni eccellenti, quanto immeritate ed inspiegabili; anzi, per certi aspetti, fin troppo spiegabili! Non tutte le indagini sul tema sono concluse, né i nostri vecchi e giovani politici possono stare tranquilli, anche se la tentazione di ripetere quei comportamenti fuori-legge è sicuramente irresistibile e forse già nuovamente pianificata da tempo, poiché si annida dentro le profondità della propria natura.

Non c'era bisogno di Grillo e delle sue trovate per mandare un segnale così forte, così chiaro da ribaltare a 360° la geografia politica del nostro Paese e della nostra Città! Queste "grillate", io personalmente, non ho mai avuto timore di porle all'attenzione dei barlettani e spesso anche alla Magistratura, riferendo di nomi e cognomi e circostanze e di tutte quelle situazioni di putridume politico locale e in qualunque istituzione si fosse annidata la corruzione di ogni forma, entità e colore politico. Il problema è un altro: tutti quei barlettani, giovani e meno giovani, che hanno voluto lanciare un "urlo" di protesta con quel voto contro i soliti partiti, avevano ed hanno il dovere di non svegliarsi solo in occasione di consultazioni elettorali ma di rimanere desti e vigili tutti i giorni, sempre, comunque e ovunque e di accompagnare me e la CGIL che rappresento, in tutte le "battaglie" sulla legalità e il lavoro in questa città. Molte spettacolistiche affermazioni di Grillo relative, ad esempio, al reddito di cittadinanza e al diritto umano universale gratuito all'acqua potabile, sono da tempo obiettivi quotidiani della C.G.I.L. e non rappresentano assolutamente una novità rivendicativa da show-man! La stessa Camera del Lavoro di Barletta, nella sua proposta di piano anti/crisi comunale del luglio scorso, ha inserito la sperimentazione di un "reddito minimo" per il contrasto alla marginalità e per l'affermazione della dignità umana e del diritto di cittadinanza per tutti quei soggetti a rischio di marginalità sociale nella nostra comunità. Dov'erano tanti invisibili "grilli" (non) parlanti allorquando la CGIL le proponeva?

Il voto è uno dei più emblematici esercizi di democrazia e non lo si può utilizzare di tanto in tanto, con fare schizofrenico pseudo-rivoluzionario o sottoponendolo – addirittura - al fascino pericoloso della sua compra-vendita. Ogni giorno dev'essere esercitato un "controllo sociale" all'incontrario: i barlettani devono imparare a chiedere conto ai consiglieri comunali, agli assessori, ai consiglieri regionali, al sindaco, di cosa si è fatto e s'intende fare per loro, sulle politiche sociali, per il lavoro, la scuola, la sanità, per l'edilizia,... per il futuro.

Si devono pretendere anche meccanismi di controllo e di confronto tra il patrimonio posseduto e la condizione reddituale di questi signori all'inizio e al termine dell'esperienza amministrativa, a qualunque titolo svolta; si devono ricevere assicurazioni dell'assenza di conflitti di interessi di vario genere tra la sfera personale/professionale e quella dell'incarico politico/amministrativo/gestionale ricevuto; devono certificare di non aver pendenze con la Giustizia amministrativa, contabile e penale. Devono accettare e sottoscrivere il "Codice Etico" già in uso in altri comuni, provincie e regioni "civili" d'Italia e impegnarsi a rapportarsi con la gente, sempre e comunque. Altro che sopprimere i sindacati, come va dicendo il ricco "comico"! Te lo do io il "grillo"! Mi faccia venire a trovare in Camera del Lavoro da qualche suo fido accolito e gli farò scoprire cose incredibili e inaudibili; altro che "battute" e applausi da teatro! Qui c'è da piangere! In questi ultimi venti giorni, sono stato spesso praticamente "sequestrato" nella mia sede sindacale da decine di ex-lavoratori barlettani. Il pagamento del loro ammortizzatore sociale era stato bloccato dall'INPS e di fronte alle implacabili scadenze di pagamenti vari che ciascuna famiglia aveva, mi hanno chiesto di attivarmi in qualche modo per trovare e/o far trovare una soluzione. Molti si vergognavano di parlar solo di sussidi o interventi economici; chiedevano di poter riprendere a lavorare o di trovare una forma comunque più dignitosa per sentirsi cittadini membri di questa società! Temo che oltre questa tipologia di disagiati, nei prossimi giorni tanti sofferenti ed insofferenti potrebbero animare le nostre sedi. Guardare la rabbia da vicino, in faccia e dal vivo, non è come leggerla in un messaggio o commentarla attraverso delle immagini sul computer o in tv, comodamente seduti sul treno o sul divano! In sostanza… si può e si deve migliorare tutto e tutti, trovando forme di conciliazione tra il consolidato, classico e concreto sistema della protesta "visibile" fatta di cortei, bandiere, urla e fischi, con quella "invisibile" nuova e tecnologica fatta con pc, smartphone, tablet e iPod, iPad, iPhone … e quant'altro.

Possiamo tentare di insistere a sostenere insieme:
 la "Proposta di piano anti/crisi per Barletta" e farla diventare agenda amministrativa prioritaria per tutti i partiti e per il prossimo consiglio comunale, giunta e sindaco;
 la "Dichiarazione di sostegno all'iniziativa dei cittadini europei sull'Acqua potabile e servizi igienico-sanitari: un diritto umano universale! L'acqua è un bene comune, non una merce!";
 il "Codice Etico per gli amministratori locali – "Carta di Pisa", sostenuto da "Avviso Pubblico – Enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie", già stigmatizzato al Commissario Prefettizio dalla UAL "Libera Associazione per l'Affermazione della Legalità – anti/racket ed anti/usura" di Barletta;
 la raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare denominata "Misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata", proponendo al mondo del lavoro, alla società civile, alle forze politiche, alle istituzioni, il grande tema della legalità economica nell'ambito del riutilizzo di un importante patrimonio produttivo che è occasione di lavoro legale per tanti giovani e sfortunati lavoratori dipendenti».