Dal 1503 ad oggi, la Disfida della ripresa economica

Il «nuovo Meridionalismo» spiegato al convegno "Orizzonte Sud"

sabato 13 febbraio 2016 12.24
Una (Di)Sfida di esempi virtuosi e delle buone pratiche, è stata quella lanciata da Orizzonte Sud giovedì sera dal proscenio del teatro Curci di Barletta, che ha ospitato per il secondo anno consecutivo il Corriere del Mezzogiorno, in visita nella nostra città per dare inizio ai tre giorni dedicati al 513° anniversario della Disfida decantata da D'Azeglio. L'evento coordinato da Enzo d'Errico - direttore del Corriere del Mezzogiorno - e da Antonio Polito - vice direttore del Corriere della Sera - partendo dalle origini storiche di una terra che ha fatto scrivere pagine di grande orgoglio nazionalistico, hanno dato inizio ad un dibattito piuttosto interessante, che ha visto l'alternanza di rappresentanze dei diversi settori produttivi, sociali ed istituzionali, tutti concordi nell'idea che occorra partire proprio dal Mezzogiorno per lo sviluppo dell'intero paese, una sfida perciò ancor più ardua di quella del 1503.

«Viviamo in un paese caratterizzato alle volte da pura isteria legislativa in cui a dire il vero non esiste un unico Mezzogiorno ma più Mezzogiorni»: queste le parole introduttive. Occorre dunque considerare le politiche atte ad adempiere al meglio la sfida che il sud tutto si trova a voler affrontare. Il punto di partenza del dibattito è stato quello di considerare un "nuovo meridionalismo" - come l'ha definito il sindaco Pasquale Cascella – capace di parlare all'intero paese e di farsi ascoltare. Scevri da ogni forma di pessimismo dovuto alla crisi che attanaglia l'economia da anni, bisogna cogliere il guanto di sfida sia nella consapevolezza dei problemi legati al divario nord-sud sia nella consapevolezza, per chi vuole crederci, che il Mezzogiorno ed il Sud tutto possono farcela «se le politiche saranno in grado di risponder a tre requisiti: efficienza, efficacia ed economicità» come ha suggerito il sindaco di Andria Nicola Giorgino.

Lo hanno dimostrato Pasquale Casillo - imprenditore Casillo Group - Giacomo d'Alì Staiti – presidente Atisale - e Massimo Nitti – direttore generale trasporto di Ferrotramvia S.P.A – che hanno fatto della Puglia e del Meridione una bandiera nel mondo grazie all'amore per il proprio lavoro ed una spiccata voglia di innovazione e spinta avanguardistica. Una risposta positiva che mostra un Sud con le idee chiare che vuole farcela e consapevole che dunque in ogni contesto e ad ogni latitudine vi possano essere ottimizzazione e opportunità inedite. «La storia stessa ha dimostrato che la Puglia è stata una delle parti più dinamiche del paese» ha proseguito Paolo Macrì, «peccato che le classi dirigenti non abbiano voluto leggere i numeri del Mezzogiorno: da vent'anni a questa parte non saremmo dove siamo» ha tuonato Nicola Rossi sul Corriere del Mezzogiorno e superati i pregiudizi legati ad una visione arretrata delle questioni del Sud, anche se in piena crisi, vi è motivo di credere che il Meridione possa vivere la ripresa. In questa direzione si muove l'incubatore di idee dell'ex distilleria nato a Barletta, lo sviluppo del mercato calzaturiero (Barletta rappresenta il 20 per cento del mercato delle calzature di sicurezza in Europa), la grande produzione di olio ad Andria, il progetto da 180 milioni di euro di Ferrotramviaria che entro il 2020 mira a rendere l'aeroporto barese raggiungibile dalle stazioni di ogni capoluogo per citare solo alcuni esempi.
Il convegno "Orizzonte Sud" sul palco del "Curci