Corsa ad ostacoli per la Giunta Maffei

Cronometro pronto per il trasparente Nucleo di Valutazione. Merito e imparzialità o continuerà la spartizione politica?

mercoledì 16 maggio 2012
A cura di Franco Caputo
La buona amministrazione unitamente all'efficienza gestionale e all'efficacia dei controlli interni, a maggior ragione per la crisi che viviamo, sarebbero più che mai fattori essenziali per dare alla politica barlettana qualche residua speranza di credibilità. Ma visto quanto è successo con le sfibranti ed imbarazzanti trattative politiche per la composizione della Giunta e per l'elezione del Presidente del Consiglio, che hanno impegnato un quinto del mandato amministrativo (1 anno su 5), le speranze sono oggettivamente risicate. Un anno speso male, un anno di inutile purgatorio per la Città. Nessuna discussione politica su programmi o progetti, ma solo un dannoso perdi-tempo per assestare trasformismi di singoli Consiglieri Comunali e per provare a rimodellare una maggioranza politica che di fatto non c'è, e comunque appare molto diversa da quella uscita dalle elezioni.

Sono prossimi altri "appuntamenti" importanti per il governo della Città attraverso i quali si potrebbe misurare la residua capacità, soprattutto da parte del Sindaco, di dare prova di trasparenza, autorevolezza e qualità amministrativa. I temi sono tanti, tutti impegnativi e delicati. Dalla individuazione dei Dirigenti, alle scelte strategiche e gestionali per la Barsa. Dalla composizione del Collegio dei Revisori alla nomina dei componenti del Nucleo di Valutazione, solo per stare sui temi più urgenti e maggiormente significativi. Ma talune premesse, lasciano supporre che prevarranno ancora una volta le logiche di sempre. Infatti, secondo alcune indiscrezioni, non ancora smentite, anche per le "postazioni" di governo e sotto-governo sarebbe prevista la solita "distribuzione politica".

È il caso ad esempio del Nucleo di Valutazione di prossima nomina, per il quale pur essendoci stato un Avviso Pubblico (prot. 24934 del 12.04.2012) scaduto il 30.04.2012, pare sia prevista una "spartizione" tra PD, SEL e Federazione della Sinistra. C'è da sperare, per evitare incidenti di percorso, che gli speranzosi professionisti che si sono proposti a seguito dell'Avviso Pubblico non siano più di tre. Diversamente c'è il rischio che anch'essi subiscano, loro malgrado, gli stessi effetti delle famigerate "short list". Una fenomenologia molto in voga nel secondo mandato Maffei, i cui esiti "magici" dipendono probabilmente da imperscrutabili "congiunzioni astrali". Infatti non è chiaro a questo punto come potrà coniugarsi il nobile e democratico Avviso Pubblico con una parte del "menù" preparato dai Partiti che prevede già specifici appannaggi. Quel "piatto pronto" indigesto al Sindaco (l'accordo politico-amministrativo imposto dai maggiorenti dei Partiti) poi ingoiato e digerito come tanti altri dopo l'ennesima finta reazione di orgoglio. Ma ancora una volta al Sindaco viene concessa una ulteriore possibilità. Infatti il Regolamento Comunale, al quale fa riferimento l'Avviso Pubblico, prevede all'Art.3 che la nomina dei componenti del Nucleo di Valutazione spetta esclusivamente al Sindaco che decide "…nel rispetto dei criteri di competenza ed esperienza, comprovate dal rispettivo curriculum vitae. … A parità di requisiti il Sindaco favorisce la presenza nel Nucleo di componenti di ambedue i sessi".

Più o meno gli stessi criteri inutilmente rivendicati dal Sindaco per la composizione della Giunta, poi disegnata invece ad immagine e somiglianza dei Consiglieri Comunali. Ma a parte le criticità conseguenti alle note "virtù" di questa classe politica, incombe anche su queste scelte un gravissimo "vizio" che rischia di pregiudicare sul nascere la qualità e l'efficacia dei processi amministrativi, ossia il "controllato" che continua a nominare i "controllori". Una grande contraddizione nonostante la norma generale ripresa dal Regolamento Comunale, nel caso del Nucleo di Valutazione, parli di "nomina di un organismo indipendente". Quell'organismo che (paradossalmente) dovrebbe valutare le prestazioni dei Dirigenti del Comune, responsabili dell'attuazione degli indirizzi politici e programmatici, a loro volta nominati dal Sindaco e dai Partiti. Il solito intreccio paludoso che provoca inefficienza amministrativa e alimenta la sfiducia da parte dei cittadini nei confronti dei Partiti, sempre più "casta" e lontani dai problemi quotidiani delle persone.

Perché non pensare invece di affidare la selezione ad un organismo terzo realmente indipendente, capace di valutare attendibilmente sia il merito che le competenze dei candidati? Oppure affidarsi ad un semplice sorteggio dopo aver verificato l'attendibilità dei requisiti e delle esperienze dichiarate? Una modalità quest'ultima già praticata in altre realtà (Università e Comuni) per affidamenti di incarichi professionali o per talune altre nomine di interesse pubblico. E' troppo, è tanto difficile? Si potrebbero lanciare scommesse, ma dato l'andazzo e vista la determinazione dei protagonisti diventa sin troppo facile prevederne gli esiti. Forse neanche i più arditi bookmakers inglesi sarebbero disposti a quotare una partita "truccata", dal risultato già magicamente segnato.