Consiglio comunale via dei Muratori, Aldo Musti: «Ancora rinviata l’esecuzione della sentenza»
La nota dell'imprenditore
mercoledì 26 novembre 2025
13.20
"Il Consiglio comunale dedicato alla mancata esecuzione di una sentenza si è trasformato in una seduta tesa e inconcludente. Durante la diretta, il sindaco Cosimo Damiano Cannito ha definito la mia attività civica – fatta di richieste formali, solleciti e accessi agli atti – come una "azione da stalker". Un'espressione che considero impropria e fuori luogo, soprattutto perché nessun consigliere ha ritenuto di intervenire per prendere le distanze, lasciando che un attacco personale sostituisse il confronto sul merito: l'ordine dei giudici ancora non eseguito. Seguendo la seduta da casa, ho sentito la necessità di ribadire il senso della mia azione: chiedo trasparenza e rispetto della legge. Una sentenza non può essere ignorata, né può essere definito "stalking" il legittimo diritto di un cittadino di conoscere lo stato degli atti". Così l'imprenditore Aldo Musti.
"Nonostante oltre due ore di interventi, la discussione è deragliata verso temi interni alla maggioranza – commissioni, dirigenti, passaggi amministrativi – senza offrire una sola spiegazione sul perché, dopo circa due anni, la sentenza resti inapplicata. Eppure, in aula, si è insistito sulla trasparenza. È proprio in nome della trasparenza che ricordo come questa ricostruzione sia stata possibile solo grazie a una lunga battaglia per l'accesso agli atti: 27 ricorsi al TAR per silenzio e per accessi negati dai settori comunali. Una quantità che parla da sola. Ed è a questo punto che una domanda diventa inevitabile. Se per il nostro Sindaco la mia richiesta di completare una strada pubblica ferma dal 2006 a 50 metri dal mio opificio è "azione da stalker", come dovremmo definire allora ciò che i settori comunali hanno fatto – o non fatto – in questi anni?
Dai documenti ufficiali emergono infatti tre evidenze difficilmente contestabili:
Primo: nel 2004 esisteva già un progetto esecutivo completo, approvato con delibera di Giunta comunale (DGC 153/2004), che individuava senza ambiguità anche il tratto oggi mancante. Eppure, negli anni, gli uffici hanno dichiarato l'assenza della progettazione per quel tratto, dimenticando proprio quel progetto. Secondo: dopo l'indirizzo politico del 2011 (DCC 51/2011), i settori comunali sono arrivati a sostenere che il tratto di via dei Muratori fosse "cancellato", mentre le immagini Street View mostrano chiaramente quel tratto esistente e percorso sin dal 2009. Terzo: dopo l'indirizzo politico del 2019 DCC 21/2019), gli uffici hanno improvvisamente parlato di "interferenze" e "nuove scelte progettuali", senza però chiarire quali fossero e ignorando il progetto esecutivo del 2004 che aveva già definito tracciato, sezioni e particelle da espropriare. E allora, se la mia è "azione da stalker", come definire vent'anni di atti contraddittori, relazioni discordanti, progettazioni esistenti ignorate, strada dichiarata inesistente mentre era sotto gli occhi di tutti, e documenti negati tanto da costringere un cittadino a 27 ricorsi al TAR?
Durante il consiglio, il sindaco ha annunciato che il progetto definitivo sarà pronto entro venti giorni, spiegando che tempi e costi dipenderanno dagli accordi con alcuni privati. Ma resta una domanda essenziale: se questi accordi non dovessero andare a buon fine, la sentenza continuerà a rimanere inevasa? Le opposizioni hanno definito la seduta "sterile", denunciando l'assenza di risposte concrete. La città, nel frattempo, continua ad attendere che un ordine dei giudici venga finalmente rispettato. A oggi, nessuna data certa è stata indicata per l'ottemperanza. E la domanda che ha motivato la convocazione del consiglio resta ancora senza risposta".
"Nonostante oltre due ore di interventi, la discussione è deragliata verso temi interni alla maggioranza – commissioni, dirigenti, passaggi amministrativi – senza offrire una sola spiegazione sul perché, dopo circa due anni, la sentenza resti inapplicata. Eppure, in aula, si è insistito sulla trasparenza. È proprio in nome della trasparenza che ricordo come questa ricostruzione sia stata possibile solo grazie a una lunga battaglia per l'accesso agli atti: 27 ricorsi al TAR per silenzio e per accessi negati dai settori comunali. Una quantità che parla da sola. Ed è a questo punto che una domanda diventa inevitabile. Se per il nostro Sindaco la mia richiesta di completare una strada pubblica ferma dal 2006 a 50 metri dal mio opificio è "azione da stalker", come dovremmo definire allora ciò che i settori comunali hanno fatto – o non fatto – in questi anni?
Dai documenti ufficiali emergono infatti tre evidenze difficilmente contestabili:
Primo: nel 2004 esisteva già un progetto esecutivo completo, approvato con delibera di Giunta comunale (DGC 153/2004), che individuava senza ambiguità anche il tratto oggi mancante. Eppure, negli anni, gli uffici hanno dichiarato l'assenza della progettazione per quel tratto, dimenticando proprio quel progetto. Secondo: dopo l'indirizzo politico del 2011 (DCC 51/2011), i settori comunali sono arrivati a sostenere che il tratto di via dei Muratori fosse "cancellato", mentre le immagini Street View mostrano chiaramente quel tratto esistente e percorso sin dal 2009. Terzo: dopo l'indirizzo politico del 2019 DCC 21/2019), gli uffici hanno improvvisamente parlato di "interferenze" e "nuove scelte progettuali", senza però chiarire quali fossero e ignorando il progetto esecutivo del 2004 che aveva già definito tracciato, sezioni e particelle da espropriare. E allora, se la mia è "azione da stalker", come definire vent'anni di atti contraddittori, relazioni discordanti, progettazioni esistenti ignorate, strada dichiarata inesistente mentre era sotto gli occhi di tutti, e documenti negati tanto da costringere un cittadino a 27 ricorsi al TAR?
Durante il consiglio, il sindaco ha annunciato che il progetto definitivo sarà pronto entro venti giorni, spiegando che tempi e costi dipenderanno dagli accordi con alcuni privati. Ma resta una domanda essenziale: se questi accordi non dovessero andare a buon fine, la sentenza continuerà a rimanere inevasa? Le opposizioni hanno definito la seduta "sterile", denunciando l'assenza di risposte concrete. La città, nel frattempo, continua ad attendere che un ordine dei giudici venga finalmente rispettato. A oggi, nessuna data certa è stata indicata per l'ottemperanza. E la domanda che ha motivato la convocazione del consiglio resta ancora senza risposta".