Cementeria di Barletta, il disastro ambientale non sussiste. Imputati assolti

Il Tribunale di Trani ha assolto anche i nove imputati che non optarono per il rito abbreviato

sabato 13 ottobre 2018 18.36
A cura di Antonella Filannino
Si è concluso presso il Tribunale di Trani il processo sul presunto disastro ambientale attribuito alla cementeria Buzzi Unicem di Barletta. I nove imputati sono stati assolti "perché il fatto non sussiste".

Diverse settimane fa, a conclusione del giudizio abbreviato, il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Trani Morelli ha assolto otto imputati tra dirigenti e funzionari. I restanti nove imputati hanno atteso la sentenza dell'8 ottobre, poiché non optarono per il rito abbreviato.

L'inchiesta è stata avviata in quanto ci sarebbero state "emissioni inquinanti rivenienti dalla combustione di rifiuti superiori al limite di legge prevista nell'ambito della tipologia dei rifiuti, trattandosi di un impianto ubicato nei 200 metri da insediamenti residenziali, con esposizione della popolazione al rischio d'inalazione di fattori inquinanti dannosi alla salute". A vario titolo e a seconda delle rispettive presunte responsabilità dei 17 imputati (tra i due procedimenti) il pm Savasta mosse le accuse di "delitto colposo di danno, delitti colposi contro l'ambiente, falso ideologico, abuso d'ufficio e violazione della normativa in tema ambientale sancita dal Decreto Legislativo n.152/2006".

A seguito delle indagini, il Tribunale di Trani ha dichiarato lunedì scorso la completa assoluzione dei seguenti indagati "per non aver commesso il fatto": Silvio Picca e Pietro Buzzi, amministratori della Buzzi Unicem di Casale Monferrato (Torino); Giuseppe Angelo Dalena legale rappresentante della srl Dalena Ecologia, Ruggiero Rosario Bruno legale rappresentante della TRA.SMA.R sas, l'architetto Pasquale Antonio Casieri, l'ingegner Giancarlo Chiaia e Giampaolo Sechi, membri del Comitato Tecnico della Provincia Bat, Giuseppe Tedeschi e Paolo Francesco Garofoli dirigenti della Regione Puglia.

A settembre furono assolti l'ingegner Giuseppe Gravina, il dott. Roberto Giua, Salvatore Ficocelli, Massimiliano Maurelli, Carmelo Capoccia, il dott Francesco Contento, il geologo Andrea Salvemini, la dott.ssa Francesca Seccia.