Cascella santo subito, ed è già satira

Genitori contro, i problemi seri restano

lunedì 2 dicembre 2013 10.49
A cura di Floriana Doronzo
Chi marina la scuola non vuole certo il mare nella scuola; c'è un problema di causa-effetto ma la decisione di Pasquale Cascella, sindaco di Barletta, di chiudere tutte le scuole oggi, lunedì 2 dicembre 2013, ha sicuramente giovato alla figura del primo cittadino, almeno agli occhi dei ragazzi studenti. Questi hanno messo in rete una foto, arrivata sulle nostre pagine, che ritrae il volto del sindaco con l'aureola e l'headline "Santo subito". Una simpatica trovata puerile, che nasconde però tante difficoltà logistiche, se per un giorno di pioggia le scuole rimangono chiuse.

Meno concordi col processo di santificazione sono i genitori, che hanno dovuto organizzare la loro giornata lavorativa con figli a casa. Chiedono che i soldi con cui pagare gli insegnanti, effettivamente inattivi oggi, siano usati per retribuire le baby sitter ai genitori colti alla sprovvista. Una richiesta logica ma non fattibile se pensiamo al conflitto tra le parti che attraversa la vicenda; molti si scagliano contro il sindaco, altri ragionano sulla potenza delle forze naturali. Il sole di stamane sembra volerci dare una tregua, sicuramente domani si tornerà a scuola e anche questa giornata passerà nel ricordo dei ragazzi come la vacanza concessa dalla pioggia e- si spera- non finisca nel dimenticatoio amministrativo.

Fatalisti contro accaniti: fatto sta che certe situazioni vanno previste e arginate in partenza. L'apparato istituzionale non può essere passibile di accuse fin quando dimostra una sua operatività; sono 10 anni che a Barletta ci sono strade da asfaltare, manutenzioni da fare, viabilità in periferia da regolamentare e nulla si muove. La nascita del nuovo parco nella 167 ha portato un po' di speranza ai residenti della zona ma le strade traverse sono state chiuse, i parcheggi selvaggi aumentano e le strade di accesso ai portoni non hanno ancora un senso definito. Ogni giorno è una partita a scacchi tra veicoli, chi si muove prima la vince. Non si bei il sindaco di questa richiesta utilitaristica, cerchiamo di progredire perché star fermi mentre il tempo scorre significa retrocedere; la dannazione potrebbe essere vicina.