Cantiere in via Einaudi, «i lavori per il sottovia devono proseguire»
Infervorata riunione tematica della commissione Lavori Pubblici
sabato 12 dicembre 2015
12.48
Una riunione monotematica, quella avvenuta ieri presso il Palazzo di Città, tra la commissione Lavori Pubblici e le aziende dei sottoservizi. L'obiettivo dell'incontro: sbloccare il cantiere in via Einaudi e proseguire i lavori per la realizzazione del sottovia. Erano presenti: il presidente della Commissione Lavori Pubblici Flavio Basile, il Sindaco Pasquale Cascella, l'Assessore ai Lavori Pubblici Pelle, alcuni dei Consiglieri Comunali, Rete Ferroviaria Italiana, ITALFERR SPA, Enel, Telecom, Fastweb, Wind, Basictel e la ditta aggiudicataria dei lavori, Doronzo Infrastutture.
A fronte dei numerosi problemi emersi durante questi mesi, tra cui quelli più volte segnalati sulle pagine di BarlettaViva, sono stati pensati e studiati nuovi progetti, al fine di poter salvaguardare i residenti della zona interessata e di terminare i lavori nel minor tempo possibile. Il dibattito non ha mancato di dimostrarsi sentito e piuttosto infervorato, e in diversi momenti i toni di voce si sono alzati. Il confronto vivo tra il presidente della Commissione e il sindaco deriva anche da una precedente diatriba mediatica che si è consumata tra i due sull'argomento, all'indomani della denuncia - da parte delle opposizioni - dello stallo del cantiere in via Einaudi, nel silenzio totale dell'amministrazione.
Comunque l'idea iniziale alla base del progetto non sarà modificata: ciò su cui si è dibattuto durante la riunione sono le varianti che interesseranno il progetto in virtù delle complicazioni avvenute. I progetti tuttavia presentati dall'Impresa Doronzo e da Rete Ferroviaria Italiana sono stati scartati dall'Ufficio Tecnico del Comune di Barletta. Verrà dunque convocato, nei prossimi giorni, un tavolo tecnico affinché sia possibile vagliare le altre proposte realizzate. Nel frattempo, conclude il primo cittadino Pasquale Cascella: «Tutti i lavori che non creano intralci devono proseguire».
La chiusura al traffico di via Einaudi è un disagio per l'intera cittadinanza, per questa ragione occorre fare il possibile affinché avvenga, al più presto, la riapertura del cantiere. Il clima, come è stato sottolineato, non è stato dei più miti. Lo scontro, tuttavia, non ha esclusivamente motivi istituzionali ma legati al fatto che Barletta è stanca di promesse e abbagli e chi era presente a tale incontro ne è consapevole.
A fronte dei numerosi problemi emersi durante questi mesi, tra cui quelli più volte segnalati sulle pagine di BarlettaViva, sono stati pensati e studiati nuovi progetti, al fine di poter salvaguardare i residenti della zona interessata e di terminare i lavori nel minor tempo possibile. Il dibattito non ha mancato di dimostrarsi sentito e piuttosto infervorato, e in diversi momenti i toni di voce si sono alzati. Il confronto vivo tra il presidente della Commissione e il sindaco deriva anche da una precedente diatriba mediatica che si è consumata tra i due sull'argomento, all'indomani della denuncia - da parte delle opposizioni - dello stallo del cantiere in via Einaudi, nel silenzio totale dell'amministrazione.
Comunque l'idea iniziale alla base del progetto non sarà modificata: ciò su cui si è dibattuto durante la riunione sono le varianti che interesseranno il progetto in virtù delle complicazioni avvenute. I progetti tuttavia presentati dall'Impresa Doronzo e da Rete Ferroviaria Italiana sono stati scartati dall'Ufficio Tecnico del Comune di Barletta. Verrà dunque convocato, nei prossimi giorni, un tavolo tecnico affinché sia possibile vagliare le altre proposte realizzate. Nel frattempo, conclude il primo cittadino Pasquale Cascella: «Tutti i lavori che non creano intralci devono proseguire».
La chiusura al traffico di via Einaudi è un disagio per l'intera cittadinanza, per questa ragione occorre fare il possibile affinché avvenga, al più presto, la riapertura del cantiere. Il clima, come è stato sottolineato, non è stato dei più miti. Lo scontro, tuttavia, non ha esclusivamente motivi istituzionali ma legati al fatto che Barletta è stanca di promesse e abbagli e chi era presente a tale incontro ne è consapevole.