Cannito chiarisce: «Nessuna intenzione di aumentare la TARI»

Il primo cittadino su Facebook risponde ai detrattori

venerdì 28 giugno 2019 13.17
Il sindaco di Barletta Mino Cannito torna a parlare dello spettro dell'aumento della TARI e lo fa rispondendo a quelli che definisce «sedicenti attivisti che si permettono di distorcere la realtà» attraverso un post su Facebook. La risposta del primo cittadino è diretta a chi, sui social, paventa l'aumento della tassa sui rifiuti e mira a spiegare cosa in realtà stia determinando la possibilità di aggravio dei costi che l'amministrazione deve affrontare per il conferimento dei rifiuti.

«L'amministrazione comunale che guido non intende in alcun modo aumentare la Tari come viene affermato, per pura propaganda, sui social da sedicenti attivisti che si permettono di distorcere la realtà. E' assolutamente falso! Sanno benissimo come stanno le cose e offendono voi tutti, pensandovi stupidi, mentendo sapendo di mentire. Non c'è cosa peggiore della disonestà intellettuale! Per amore della verità va spiegato che le cose stanno esattamente al contrario» si legge sul post pubblicato sulla pagina Facebook del sindaco Cannito.

«L'Ager, l'Agenzia della Regione Puglia per la gestione dei rifiuti, ci costringe a conferire la frazione organica presso un impianto che ci costerà di più rispetto al passato. Ma con questa decisione non c'entra il comune, non c'entra l'Amministrazione comunale e non c'entra il sindaco. E questo non vale solo per Barletta!» chiarisce il sindaco

E spiega: «Al contrario, ripeto, al contrario, quello che noi intendiamo fare, è evitare tutto ciò. E forse ci siamo riusciti… Non è ancora certo né ufficiale, ma pare che la Regione voglia accollarsi lei le spese in eccesso per i conferimenti, non scaricandoli sui comuni. Staremo a vedere lunedì cosa succederà. Già stamattina era previsto un incontro presso la sede dell'Ager, poi rinviato al prossimo 5 luglio».

E infine: «Mi rivolgo, infine, agli altri colleghi sindaci. Dobbiamo essere uniti in questa battaglia e pretendere rispetto per le nostre comunità, promuovendo azioni comuni perché non siano i cittadini, che già si impegnano con la differenziata, a pagare».