Barletta, sorpresi dai Carabinieri a dividersi il 'bottino'

Cinque arresti tra cui maggiorenni e minorenni. Rinvenuti una slot machine ed un apparecchio cambiamonete, entrambi forzati e danneggiati

mercoledì 11 maggio 2011
Utilizzando un'autovettura appena rubata hanno effettuato un "colpo" in un bar di Barletta per poi dividersi il "bottino" presso l'abitazione di uno dei ladri. Scoperti sono finiti in manette. Si tratta del 25enne Salvatore Santeramo, del 22enne Benito Nicola Cardone, entrambi già noti alle Forze dell'Ordine, e di tre incensurati, un 20enne, un 17enne ed un 16enne, tutti di Barletta, arrestati questa notte in quel centro dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia con le accuse di ricettazione e furto aggravato.

I militari, nel corso di un servizio perlustrativo, hanno notato in via Foscolo una Fiat Uno aperta, con il sedile posteriore abbassato e con il motore ancora caldo. All'interno dell'abitacolo gli operanti hanno trovato un piede di porco e rilevato segni di effrazione sulla serratura della portiera lato guida e sul cilindretto di accensione.

A quel punto si sono appostati in zona al fine di vederci chiaro. Dopo poco infatti gli operanti hanno notato uscire da una villetta adiacente cinque giovani che si portavano verso il mezzo dove venivano bloccati. I successivi accertamenti nella villa, di proprietà di uno dei cinque, ha consentito di rinvenire una "slot machine" ed un apparecchio cambiamonete, entrambi forzati e danneggiati. Sul pavimento vi erano vari attrezzi da scasso mentre su un tavolino numerose monete e varie banconote per un valore complessivo di 1835 euro. Nel soggiorno vi erano invece numerosi capi di abbigliamento di illecita provenienza e oggetti per arti marziali. I successivi accertamenti sul conto dell'auto hanno permesso di appurare che la stessa era stata asportata in via Municipio mentre la slot machine e l'apparecchio cambiamonete rubati poco prima in un bar del luogo. Tratti in arresto i maggiorenni sono stati associati presso la casa circondariale di Trani mentre i minori presso l'Istituto di prima accoglienza "Fornelli" di Bari. La refurtiva interamente restituita agli aventi diritto.