Barletta. Minacciava l'ex ragazza e suo padre, non si era rassegnato alla fine della sua storia d'amore

Ai domiciliari un 21enne del luogo, l'accusa è di stalking. Causava ai perseguiti un estremo disagio psicologico

lunedì 6 dicembre 2010 10.49
Stalking, un nome che fa e faceva paura anche quando non se ne conosceva il significato. La recente possibilità legislativa di poter denunciare atti persecutori ha scoperchiato un vaso di Pandora, mettendo in luce avvenimenti che prima, per un buco normativo, dovevano essere collocati, di forza, in altre casistiche e dunque spesso dimenticati. Stalking adesso non fa più paura, ma non dobbiamo abituarci: spesso vicino a noi, può succedere un simile evento, e conoscere vuol dire anche non distogliere lo sguardo.

"… causava negli stessi uno stato di estremo disagio psicologico, tanto da costringerli a modificare le proprie abitudini di vita, al fine di evitare le conseguenze dei suoi gesti…", è quanto si legge sull'Ordinanza di misura cautelare, a firma del G.i.p. del Tribunale di Trani, che ha disposto gli arresti domiciliari per un 21enne barlettano protagonista di atti persecutori, ingiuria, lesioni, violazione di domicilio e danneggiamento nei confronti della ex fidanzata, del suo attuale fidanzato e del suo ex suocero.

Il giovane, mai rassegnatosi alla fine del storia d'amore con una 18enne del luogo, aveva a più riprese, sin dallo scorso mese di Marzo, dato sfogo alle sue intemperanze che avevano coinvolto la ragazza e le persone a lei più vicine, arrivando a danneggiare autovetture e ciclomotori e ad aggredire verbalmente e fisicamente coloro che gli capitavano a tiro. I numerosi episodi documentati dai militari della Stazione Carabinieri di Barletta e le numerose denunce che ne erano scaturite, hanno indotto il Giudice ad adottare il provvedimento in questione, fondato sulle evidenti esigenze cautelari manifestatesi: il pericolo di reiterazione dei fatti, le modalità con cui ha manifestato la sua rabbia e, soprattutto, la personalità dell'indagato, totalmente incurante delle gravi conseguenze dei suoi gesti e indifferente agli episodi precedenti per cui aveva patteggiato la pena.