Barletta, rivive il palazzo del conte a Villa Bonelli

Una delizia immersa nel verde torna a risplendere

martedì 6 aprile 2010 13.05
A cura di Ida Vinella
Fra le voci del bilancio 2010 approvato dal Comune di Barletta compare quasi invisibile la voce che prevede alcuni lavori di ristrutturazione della palazzina di Villa Bonelli. Dopo svariati anni di abbandono e degrado, l'imponente palazzo signorile potrà ritrovare nuova vita e costituire una nuova importante attrattiva per i già numerosi visitatori dei giardini.

Esempio unico nel territorio barlettano di villa extra moenia, circondata da giardini che custodiscono specie arboree tipiche della regione, Villa Bonelli conobbe il suo massimo splendore nei primi decenni del XIX secolo, quando i lavori di restauro e di ampliamento voluti dal conte Raffaele e da suo figlio Giuseppe ne fecero una delle più belle ville di Puglia. È costituita da un salone delle feste, da una cappella, scuderie e un "giardino eclettico" corredato da fontane, serra e un campo di minigolf. La villa risale ad un'epoca compresa tra la fine del '700 e la seconda metà dell'800, saldamente intrecciata alle fortune della nobile casata dei Bonelli, la cui iscrizione tra il patriziato locale risale all'XI-XII secolo.

Ai primi del Novecento l'edificio e il parco cominciarono a conoscere un declino che avrebbe portato alla chiusura del complesso. La villa è stata restituita ai cittadini nel corso del 2008 in seguito a lavori di riqualificazione che ne hanno permesso il ritorno al suo antico splendore.
Grazie a questa riqualifica fortemente voluta della cittadinanza, è tornata la possibilità per gli abitanti della zona Borgovilla Tempio di poter usufruire di un punto verde dove potersi rilassare e portare i propri bambini, facendoli divertire con le attrattive che mette la villa a loro disposizione, come lo scivolo o le altalene ed altro ancora. Un piccolo Eden di tranquillità che ritorna all'antico splendore, una delizia nella nostra Barletta che riapre i propri cancelli a tutte le famiglie in cerca di ristoro, fra ricordi giovanili e giochi d'infanzia.