Barletta-Amburgo e ritorno inseguendo il violoncello

L’esperienza del giovane violoncellista barlettano Gabriele Marzella alla celebre Elbphilarmonie di Amburgo

sabato 21 gennaio 2023 23.50
A cura di Ida Vinella
La "Elbphilarmonie" di Amburgo è una delle sale di concerto più importanti, rinomate ed acusticamente avanzate a livello mondiale: per un musicista, suonare su quel palcoscenico è una esperienza indimenticabile e difficile da descrivere. Ha provato a raccontarci questa immensa emozione il violoncellista barlettano Gabriele Marzella, classe 1997, che con il suo quartetto d'archi Time2Quartet ha avuto il privilegio di calcare quel palco lo scorso 3 gennaio.

«Sicuramente è stato uno tra i concerti più belli della mia carriera, fino ad oggi, forse anche perché l'esposizione è stata elevatissima - ci racconta Gabriele - ad esempio dal punto di vista tecnico, a differenza di altre esperienze che sono state comunque prestigiose ed appaganti, come all'Arena di Verona con Elisa». Avevamo chiacchierato con Gabriele la scorsa estate, in occasione del tour con Riccardo Cocciante: stavolta ci racconta l'emozionante viaggio direzione Amburgo.


«L'esperienza è stata meravigliosa grazie all'apporto umano del mio team del Time2Quartet, con cui abbiamo un rapporto fraterno molto forte. L'evento è stato organizzato da Channel Aid per un progetto senza scopo di lucro della FABS Foundation di Fabian Narkus. Durante gli scorsi anni sono stati ospitati celebri artisti tra cui i Bastille e Rita Ora. Quest'anno è toccato al cantante Wincent Weiss, Kayef ed altri. Noi siamo stati invitati a suonare con Kayef, noto cantante tedesco con cui abbiamo lavorato dapprima a distanza e poi direttamente lì ad Amburgo per le prove generali con lo staff tecnico. Assieme a noi è partito dall'Italia anche il pianista Costantino Carrara, già noto per precedenti collaborazioni con Channel Aid».

Evento Amburgo
Evento Amburgo
Evento Amburgo
Evento Amburgo

L'evento è stato un successo di pubblico: con 2100 persone presenti in sala e oltre 5000 connesse in streaming. «Quando suono il violoncello in quartetto so di poter comunicare direttamente con il pubblico presente in sala. L'unico suono di violoncello che si sente in tutta la sala proviene dal mio strumento: tra l'altro proprio durante questo concerto ho eseguito un passo "violoncello solo"… davvero un'emozione allo stato puro! Una grande responsabilità, ma ripagata con altrettanta soddisfazione».

Un viaggio Barletta-Amburgo inseguendo il violoncello, metaforicamente e non solo! «A causa di un disguido legato al volo, ho dovuto lasciare il mio violoncello a Bari – prosegue Gabriele nel suo racconto - e abbiamo passato la mattina del giorno successivo a cercare un violoncello giusto da un liutaio di Amburgo. Questa (dis)avventura è stata trasmessa sui canali social dell'evento diventando una sorta di sitcom a puntate. Alla fine tutto si è concluso per il meglio».