Arrossisce la maggioranza di Ventola per la requisitoria della minoranza sui concorsi della BT

Circostanziato il documento approntato dalle opposizioni che abbandona l’aula consigliare. L'intera vicenda non è felice vetrina per il centrodestra

martedì 1 febbraio 2011
A cura di Michele Sarcinelli
Si è scomposto in Consiglio provinciale il silenzio assordante del Centrodestra sulla vicenda concorsi ed assunzioni. Le opposizioni sono riuscite a calendarizzare in aula il dibattito sull'argomento ed è successo il prevedibile. E'stato proprio il silenzio persistente di Ventola, invocato dai ricorsi al Tar dei concorrenti, dalle perplessità della stampa, dalle semplici invocazioni dei ragazzi laureati, della intera opinione pubblica del territorio, a provocare il rumore anche insolente delle opposizioni di questa mattina nell'aula dove i vari punti all'ordine del giorno sono stati preceduti dall'inno di Mameli ma finiti con la quinta di Beethoven dove il destino bussa alla porta, in questo caso della verità.

Quale verità? Quella analiticamente reclamata dal consigliere del PD Andrea Patruno che la recita sia nell'intervista rilasciataci prima del Consiglio o quella più virulenta scandita, con la rabbia della ragione, ai consiglieri della maggioranza inizialmente traumatizzati dalle specifiche arringhe del razionale politico? Il documento e relative graduatorie inficiate dal giudizio, al momento inappellabile delle opposizioni, sono sin dalla nottata di ieri 30 gennaio, leggibili sul nostro portale e che già hanno suscitato clamore mediatico. Superfluo ripetere che a Patruno, primo relatore in aula, non tornano i conti sul numero degli assunti e su tutto il sistema concorsuale che getta, egli afferma , discredito su tutta l'amministrazione provinciale. Non bastavano i cinque minuti regolamentari che vengono concessi a ciascun relatore in aula provinciale.

Il presidente Riserbato, insolentito sia dalla trasgressione temporale ma soprattutto dalla virulenza dialettica, ha tentato di interrompere il vulcanico Andrea Patruno che politicamente, nel territorio della BT, rappresenta il partito democratico. Certamente non un novellino e ben consapevole della sua audace relazione stigmatizzata dal presidente Ventola il quale ha chiesto al concorrente politico che la registrazione del suo intervento venisse dal medesimo sottoscritta. Per inciso il cronista che firma questo articolo ha ascoltato l'interessato dichiaratosi disponibile a ratificare le sue dichiarazioni ripetendoci quanto già dichiarato in aula. L'epilogo della seduta consigliare si è rivelato incomprensibile ai non addetti ai lavori. L'opposizione abbandona l'aula per rilevare il ritardo nella discussione dell'argomento che avviene a concorsi già conclusi. Il presidente Ventola che chiedeva una chiara espressione di voto della sua maggioranza contro la mozione di indirizzo proposta dall'opposizione; incomprensibilmente molti consiglieri di maggioranza hanno abbandonato l'aula facendo venir meno il numero legale. C'è da credere che la vicenda concorsi tornerà ancora in consiglio provinciale e, l'intera vicenda non è felice vetrina per un centrodestra che vuole radicare il suo ruolo nelle città dove si preparano le elezioni amministrative di primavera.