Aria irrespirabile a Barletta, «la politica deve fare la sua parte»

La segnalazione dell'avv. Chiariello, vice presidente del comitato Operazione Aria Pulita

sabato 29 agosto 2020 11.56
«Purtroppo, puntuale come la sveglia del lunedì mattina, con la riapertura, completa, delle attività industriali sono tornati i miasmi insopportabili - scrive in una nota l'avv. Michele Alfredo Chiariello, vice presidente del comitato Operazione Aria Pulita.

«Più in particolare, dall'inizio di questa settimana, l'aria, nella zona residenziale di Via Trani, è assolutamente irrespirabile; tale manifestazione, in pochi minuti, copre gran parte del suolo cittadino, come facilmente riscontrabile sui social network. Negli ultimi pomeriggi, poi, le - più volte denunciate - esalazioni di origine industriale sono diventate sempre più moleste, tanto da potersi - facilmente - considerare intollerabili e sicuramente idonee a cagionare, come in effetti cagionano, fastidi fisici apprezzabili, come nausea e disgusto, e difficoltà respiratorie, oltre a costringere l'intera popolazione residente a scegliere se vivere con le finestre sigillate o permettere l'ingresso di aria puzzolente, che resta in casa per ore, diventando un tutt'uno con la nostra epidermide, pregna dello stesso odore - come capitato personalmente l'ultimo pomeriggio allo scrivente - nonchè sugli arredi domestici.

Personalmente, sono oltre due anni - per la precisione poco prima dell'insediamento dell'attuale Sig. Sindaco - che denuncio personalmente, prima, e come componente dell'Associazione Aria Pulita Bat, poi, l'esistenza di queste esalazioni industriali che, purtroppo, oggettivamente ancora insistono, causando gravi disagi soggettivi alla popolazione sotto il profilo della salute ed hanno un impatto negativo, anche psichico, sull'esercizio delle normali attività quotidiane di lavoro e di relazione, come, detto, ad esempio la l'obbligo di tenere le finestre chiuse, nonchè la difficoltà/impossibilità di ricevere ospiti. Non vi è dubbio che trattasi di esalazioni industriali che - come detto decine di volte - seppure (nel caso) autorizzate costituiscono molestie olfattive.

La politica deve fare la sua parte per garantire il diritto di vivere in un ambiente salutare. Viceversa, la politica tutta, locale - provinciale - regionale, sia con incarichi istituzionali, che non, pare affetta da anosmia. Non sono ravvisabili altre giustificazioni!