Ancora manutenzioni di scarsa qualità da parte del Comune

Tanti i dubbi e gli interrogativi: è assicurata la salvaguardia dei beni architettonici?. La lettera di un cittadino a Barlettalife

giovedì 19 luglio 2012
A cura di Franco Caputo
Il caldo torrido di questa estate e gli stucchevoli rituali della politica locale non scalfiscono (fortunatamente) la sensibilità del Sig. Nicola Seccia, un cittadino tanto anziano quanto sensibile, che segnala al nostro giornale il suo disappunto per la superficialità che spesso caratterizza gli interventi manutentivi del Comune di Barletta.

Un appello semplice e accorato, quello del Sig. Nicola, dal quale traspare un genuino attaccamento alla Città e ai sui beni storici e architettonici tra i quali egli annovera la "pietra", quelle bellissime basole che formano il pavimento di molte strade di Barletta o gli antichi cordoli di certi marciapiedi splendidamente "lisciati" dall'usura del tempo. Elementi strutturali semplici, forse anche "banali", che evidentemente soprattutto per i cittadini più anziani rappresentano passaggi significativi della crescita della civiltà e della bellezza di Barletta, appartenenti ad un passato che in tanti hanno dimenticato. Quell'arredo cittadino frutto di lavori faticosi ma anche di tanta laboriosità e maestria, forte una forma di arte. Molti gli interrogativi unitamente a qualche vana speranza di ravvedimento da parte dell'Amministrazione Comunale, sempre più incurante della bellezza della Città:

"Il tabellone a fronte di Via S. Marta è posto a descrivere i lavori di rifacimento del marciapiede e della sede stradale, ultimo tratto che va di Via S. Marta, e cita che detti lavori sono "sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Architettonici e di Interesse Storico".

Tira l'ultimo sospiro di amarezza il cittadino che ha il culto per l'arte e la conservazione della storia, rendendosi conto della qualità dei lavori in atto. Di fatto sono stati rimossi i cordoli in pietra lavica dura, non frantumabile facilmente dello spessore di cm. 50 x 50 e della lunghezza di oltre 1 metro, martellati a mano, accatastati pronti per una indecorosa fine, per sostituirli con cordoli di "segato di Trani" di modesta fattura, sdrucciolevoli. Stessa sorte subiranno le basole in pietra lavica del manto stradale, ricoperte sciaguratamente da uno strato di asfalto già diversi anni addietro, sarà sostituito con "segato di Trani" dello spessore di 10 centimetri, un materiale adatto per altri lavori non certo per il pavimento stradale.

Non è solo Via Santa Marta, nella sua interezza ad essere così pavimentata. Altre strade hanno subito la stessa ingiuria: Via Duomo, Via Mura S. Cataldo ed altre ancora. Altre opere pubbliche vengono eseguite con la stessa approssimazione, ma nel tempo vedremo cosa accadrà! La vera arte consiste nel recuperare il "vecchio" con opportune opere di restauro.

Purtroppo ci sarebbero molti altri problemi da rappresentare, tuttavia quanto sin qui rappresentato credo che sia più che sufficiente per trarre le dolorose conclusioni e individuare le relative responsabilità.

Riuscirà l'Amministrazione a mettere a frutto la sensibilità e l'impegno di tanti cittadini coraggiosi e di buona volontà fortemente attaccati ai valori dell'arte e della cultura della nostra Città, oggi fortemente delusi e amareggiati?" .