Aggredita un'infermiera al Pronto Soccorso di Barletta

Caracciolo: «Propongo l’istituzione di un presidio di sicurezza negli ospedali»

venerdì 5 agosto 2016
Il consigliere regionale e Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia Filippo Caracciolo ha diramato una sua comunicazione in merito all'aggressione avvenuta nei giorni scorsi ai danni di una infermiera in servizio presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale "Dimiccoli" di Barletta.

«Esprimo – dichiara Filippo Caracciolo – la mia solidarietà e la mia vicinanza alla lavoratrice vittima dell'aggressione registratasi presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale 'Dimiccoli' di Barletta. Si tratta dell'ennesimo gravissimo episodio di violenza a danno di lavoratrici e lavoratori impegnati nel proprio lavoro quotidiano all'interno di strutture pubbliche di assistenza. Sottopongo all'attenzione della Direzione Generale dell'Azienda Sanitaria Locale BT la proposta di istituire un presidio fisso di sicurezza a tutela della incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori da concordare coi responsabili delle Forze dell'Ordine e con il Prefetto. Le maggiori criticità si riscontrano nei reparti di Pronto Soccorso degli Ospedali del territorio cioè Barletta e Andria. Si tratta di reparti che hanno raddoppiato il numero di accessi e dove gli operatori sono esposti a carichi di lavoro rilevanti dovuti a varie cause tra cui le difficoltà rivenienti dalla carenza di personale. Consentire ai lavoratori di operare in un clima di maggiore sicurezza - conclude il consigliere regionale e Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia Filippo Caracciolo - equivale a migliorare la situazione in termini di legalità e può risultare decisivo per evitare che si ripetano tragici episodi come già avvenuto in passato».

Alla luce dell'episodio di questi giorni, non raro per l'appunto, che ha visto un'infermiera aggredita al Pronto Soccorso di Barletta, è intervenuto anche Luigi Marzano, Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL BAT.

«La scrivente organizzazione sindacale stigmatizza il comportamento dell'uomo nei confronti dell'infermiera, non giustificabile per nessuna ragione, rimarcando la necessità, oramai non più prorogabile, di prevedere un posto fisso di Polizia, a tutela del personale sanitario che svolge questo delicatissimo compito. Tale aggressione, assume ancor più il sapore della beffa! in considerazione che l'infermiera in questione, più volte ha chiesto di essere trasferita senza esito, anche in considerazione delle particolari condizioni ambientali. E' oramai noto che, il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Barletta, presenta elevati indici di accessibilità dell'utenza, proveniente da tutto il territorio (ancor piu' nel periodo estivo), tant'è molto spesso molti utenti, provengono, seppur autonomamente, da altre località e territori limitrofi, a volte, anche subito dopo che gli stessi, si rivolgono ai servizi di Pronto Soccorso o Punti di Primo Intervento esistenti nelle comunità di residenza. E' un fenomeno questo, che merita un analisi approfondita da parte di chi governa la Sanità (Ospedaliera e Territoriale), affinché tali episodi, non dovrebbero più accadere. Si esprime particolare solidarietà e vicinanza all'infermiera aggredita al Pronto Soccorso di Barletta, al pari di tutti gli operatori sanitari del settore emergenza-urgenza che, quotidianamente e con enorme professionalità, garantiscono il servizio pubblico e la salute ai cittadini, mettendo a rischio la loro incolumità».