Aggiudicato il servizio di sorveglianza del Trabucco

Dopo la moda di questa estate dei tuffi liberi, arriva la tutela del bene

martedì 31 agosto 2021 9.30
«Sorveglianza temporanea del Trabucco sul braccio di Levante: finalmente c'è l'aggiudicazione del servizio. Dopo poco più di un anno dall'avvenuta ultimazione a luglio 2020 (costo finale euro 72.661,47 oltre Iva 10%), l'amministrazione comunale – sempre con tre assessori dimissionari in meno rispetto alla squadra completa - ha approvato la delibera di giunta n. 146 del 26/08/2021 (pubblicata in data 29/08/2021) inerente per l'appunto "temporanea sorveglianza e controllo del Trabucco ai fini della salvaguardia del bene storico e culturale del manufatto - è quanto si legge nella nota divulgata da Nino Vinella, giornalista, in qualità di portavoce ed amministratore dei Gruppi Facebook "SALVIAMO IL NOSTRO ULTIMO TRABUCCO! TUTTI INSIEME..." (210 membri) e "RICOSTRUIAMO IL TRABUCCO DI BARLETTA! TUTTI INSIEME..." (123 amici e 254 membri).

Continua: «Approvazione schema di convenzione per la sorveglianza temporanea del trabucco al soggetto selezionato tramite avviso pubblico". Ovvero la società "Pandalevante Snc di Antonio Ricatti e c." risultata la prima nell'apposita graduatoria sulla seconda candidata "Metroklang" appartenente ad un altro ramo della stessa famiglia d'origine.

Nella delibera si riassume tutto l'iter maturato fino ad oggi, specialmente con riferimento all'istanza dello scorso mese di marzo dove il Comune, in qualità di stazione appaltante, ha chiesto in concessione il Trabucco all'Autorità del Sistema Portuale al fine di poterlo destinare a "Museo del mare diffuso". Storia che incrocia i lavori da eseguire sul braccio, laddove sempre il Comune con altra istanza sempre dello scorso marzo, in qualità di stazione appaltante ha chiesto in consegna l'area demaniale marittima denominata Diga foranea-Molo di levante, alla Capitaneria di Porto ai fini delle relative opere di riqualificazione.

Così stando le cose, e dopo le numerose (quanto vibranti) proteste pervenute a mezzo stampa nei giorni scorsi da chi scrive e dalla Lega Navale tramite il suo presidente Giuseppe Gammarrota, i tempi si sono ristretti fino all'approvazione. Ma con un dettaglio tutt'altro che secondario: il broker assicurativo interpellato dal Comune per la polizza contro i danni vari ed eventuali "verificate le caratteristiche specifiche dei beni oggetto di copertura assicurative abbiamo riscontrato una indisponibilità del mercato assicurativo ad assumere il rischio. Rischio classificato come non assicurabile. Ne consegue che, contrariamente a quanto stabilito dal punto 3 della determina dirigenziale nr. 1406 del 04.10.2020, l'amministrazione non è in grado di assolvere all'onere di onere di stipulare specifica polizza assicurativa sul manufatto ligneo del Trabucco per coprire i danni da furto, incendio, atti vandalici, eventi naturali o altri danni".

A carico dell'aggiudicatario del servizio di vigilanza, dunque, lo schema di convenzione da sottoscrivere prevede una lista di obblighi decisamente impegnativa riassumibile in undici punti. E cioè: E se proprio in questi giorni, a Trani sta avviandosi velocemente a conclusione la rinascita del loro Trabucco ricostruendolo pari pari a com'era settant'anni fa, stessa impresa e stesso progettista di quello realizzato a Barletta nel 2019, dove sta la differenza? Che quello di Trani sarà riedificato su quella zona concessa dal demanio all'attuale proprietario (che lo sta finanziando di tasca propria con mentalità manageriale) e destinato ad attività di educazione alla pesca.

Mentre quello di Barletta, da destinare originariamente a sede del (molto) cosiddetto "Museo diffuso del Mare", sorge su di una parte del molo di Levante che il Comune si è fatto affidare in concessione pubblica dall'Autorità portuale, senza scopo di lucro, durante l'amministrazione Cascella sotto la spinta emotiva – all'apparenza genuina ma rivelatasi finora effimera e propagandistica - che dalle travi annerite dell'ex storico trabucco (pensate che ve n'erano cinque in tutto il porto barlettano…, con un richiamo nella fiction 2015 "La Freccia del Sud" di Rai Uno dove si vede Pietro Mennea bambino in compagnia della sua amichetta) lo ha fatto risorgere. Ma solo grazie ai contributi regionali strombazzati e relative passerelle di consiglieri e codazzi politici fino all'attuale giunta Cannito.

La conclusione burocratico-amministrativa con l'aggiudicazione del servizio di sorveglianza rappresenta solo la fine di un tempo nel film sul Trabucco barlettano animato con il tam tam sui social a Ferragosto sulla "moda" dei tuffi liberi dal palco del Trabucco la moda fra i giovanissimi di questa estate 2021: una tendenza che ora dovrebbe (dovrà?) trovare un freno definitivo nella vigilanza come descritta».