Umberto Quistelli: «Soddisfatto della mia esperienza, Barletta merita di più»

L’ex direttore dell’area tecnica del settore giovanile ai nostri microfoni

domenica 21 giugno 2015 00.00
A cura di Massimiliano Dipasquale
Dal campo alla scrivania senza ritorno. Come molti altri colleghi, anche Umberto Quistelli ha deciso di intraprendere negli ultimi anni questo tipo di carriera. Calciatore con le maglie di Bari e Livorno, è giunto a Barletta grazie a Vito Ippedico come direttore dell'area tecnica del settore giovanile biancorosso. Agente Fifa, oltre ad aver collaborato per un breve periodo con Mino Raiola, a gennaio ha mediato il passaggio di Andrea Giannarelli dalla Juventus al Barletta. Reduce da esperienze significative, Quistelli ha raccontato ai nostri microfoni le sua esperienza all'ombra di Eraclio.

Lei è giunto a Barletta durante il mercato invernale, vuole tracciare un bilancio di questo scorcio di stagione?
«Sicuramente il bilancio è più che positivo. Gli Allievi sono arrivati alle fasi finali col Novara, i Giovanissimi hanno sfiorato i playoff e non possiamo che essere soddisfatti. A prescindere da tutto questo, abbiamo fatto un ottimo lavoro: molti dei nostri ragazzi sono richiesti anche da squadre di categoria superiore».

Come ben sa, il futuro del Barletta è ancora tutto da decifrare. Ci sono possibilità di permanenza nel caso in cui la società dovesse mantenere la categoria?
«Da quando sono arrivato a gennaio, è sembrato davvero di essere a casa. Come se vivessi a Barletta da venti anni, quindi credo che sarebbe l'occasione giusta per la mia crescita dal punto di vista professionale. Ringrazio tutti i barlettani che mi hanno accolto e la società. E' una piazza che merita il professionismo perché può dare davvero tanto al calcio».

E' soddisfatto dell'esordio in prima squadra di alcuni ragazzi del settore giovanile?
«Certamente, sono più che soddisfatto. Ci sono dei ragazzi '96 come Giannarelli e Sette, che possono fare davvero bene e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Se ci fosse stato un progetto a lungo termine, sarebbero rimasti a Barletta».

Ci sono dei progetti per quanto riguarda il suo futuro?
«Sto portando avanti tantissimi progetti. Ci sono già delle richieste e delle opportunità, devo solo valutare bene entro fine mese cosa fare del mio futuro».

In conclusione, vuole porgere un saluto alla piazza barlettana?
«Voglio salutare tutta la piazza e li ringrazio ancora una volta per l'accoglienza che ho ricevuto. Barletta merita tanto e merita un presidente degno di una tifoseria a cui la Lega Pro sta anche stretta».