Tre punti per ripartire: il Barletta e l'anno che verrà

Le incognite restano tante, il centro di D'Errico regala la prima gioia in casa

lunedì 13 gennaio 2014 8.58
A cura di Luca Guerra
Una delle settimane più complesse della storia recente del Barletta Calcio, tra richieste di chiarezza della tifoseria sul futuro societario e la querelle-Allegretti, è andata in archivio con una vittoria, la prima al "Puttilli" in una stagione sin qui maledetta. Buona la nona, verrebbe da dire considerando che i primi otto tentativi biancorossi tra le mura amiche non erano andati a buon fine. I biancorossi hanno sorpassato l'Ascoli in classifica e sono tornati alla vittoria interna a sette mesi di distanza dall'ultima volta (2-0 all'Andria in gara/1 dei playout, 26 maggio 2013): a decidere i giochi, un penalty conquistato e realizzato da Andrea D'Errico in avvio di ripresa, dopo che Ilari aveva fallito un calcio di rigore al 13' del primo tempo. Nel mezzo un buon Ascoli, coriaceo nonostante la crisi societaria e capace di impensierire i biancorossi con un palo e una traversa colpiti nel primo tempo. Barletta oggi a quota 14 punti dopo 19 turni: una rondine non fa primavera, ma almeno aiuta a riportare un sorriso in quella che era ormai diventata una triste routine.

Obiettivi di classifica zero, si guarda all'estate
La classifica vede i biancorossi quartultimi, il che non accadeva da oltre un anno e mezzo, in cui il Barletta aveva sempre occupato il podio "al contrario" del girone B di Prima Divisione. Una novità che perlomeno squarcia la quotidianità, fatta sin qui in stagione di pareggini e sconfitte, con l'episodica vittoria di Gubbio a fare da intermezzo. In graduatoria i playoff, obiettivo annullato da tempo, sono distanti 11 punti, perciò è già tempo di pensare alla prossima stagione: l'iscrizione al torneo 2014/2015 è sulla carta assicurata, come spieghiamo a parte, ma le incognite tecniche e societarie restano davvero tante: Barletta è piazza che ha bisogno di poco per destarsi e reinnamorarsi, al momento però manca il giusto "Cupido".

Difesa solida, ok Guglielmi
La nota maggiormente lieta, al netto di una squadra che continua a faticare da matti in fase offensiva (oltre ai due penaties calciati ieri, poca "carne al fuoco" davanti a Pazzagli), è la recuperata solidità della difesa biancorossa, bucata 4 volte negli ultimi 5 impegni in campionato, solo contro Pontedera e Pisa, con due centri per gara. Un dato che certo non è assimilabile a quelli annoverati dalla prima parte della gestione-Orlandi da marzo a giugno 2013, ma che perlomeno premiano il lavoro del reparto, oggi disposto a 4. Nella linea di ieri ha esordito il 16enne Guglielmi: concentrato ed essenziale, non ha "bucato" affatto la prima in biancorosso e avrà altre chances nel futuro.

Il Barletta e i calci di rigore: un amore non ancora nato
Due rigori a favore durante una sola partita sono merce rara nel giuoco del calcio: il Barletta ieri ha accettato a metà le decisioni dell'arbitro Oliveri, fallendo il primo penalty con Ilari, l'ex della partita, e sbloccando le danze al secondo tentativo con D'Errico. L'errore del centrocampista ascolano, ieri "flop" del match, fa la somma con quello di Picci durante Barletta-Perugia (0-0) dello scorso 3 novembre: due errori su tre tentativi sin qui, con altrettanti interpreti all'esecuzione. L'amore tra il Barletta e il dischetto non è ancora nato.

Martino e i soliti fischi
Una costante da due mesi a questa parte, al di là dei risultati, al "Puttilli" c'è: il dg Gabriele Martino fischiato all'uscita dal campo, sull'onda di un malcontento versante nella tifoseria a seguito dei cattivi risultati e della non convincente gestione della società biancorossa. La squadra di Orlandi non ha demeritato, ma la disapprovazione del pubblico di casa è stata dirottata tutta sul dirigente calabrese, correo della navigazione in acque burrascose della caravella biancorossa, e oggi unico rappresentante della società di via Vittorio Veneto dopo le dimissioni del presidente Roberto Tatò, ancora assente sulle tribune del "Cosimo Puttilli". Martino sul banco degli imputati, quindi, sebbene non solo: i numeri non sono dalla sua e dalla parte del Barletta, ma l'innato ottimismo del dg biancorosso vorrebbe dipingere una situazione rosea sul plumbeo sfondo di via Vittorio Veneto, dove sin qui le gioie sono ferme alla salvezza del 2 giugno, culmine comunque di un'annata tutt'altro che "rose e fiori".

Calciomercato: Mazzotta sì, Allegretti ai titoli di coda
Intanto, un punto di riferimento in campo e fuori- in particolare per i tifosi biancorossi- resta sempre Riccardo Allegretti, ieri presente in tribuna a pochi passi dal dg Martino. I rapporti deteriorati tra i due sono noti anche ai muri del "Puttilli" ormai e l'impressione è che sarà dura rivedere il centrocampista milanese, oggi ancora fuori ufficialmente per mancanza dell'"ok medico" dopo la frattura alla clavicola rimediata a ottobre ma in realtà fuori dai piani tecnici e anagrafici del club, in biancorosso. Il Benevento attende e sembra possibile che alla fine Allegretti sia costretto ad accettare il Sannio, nonostante il capitano abbia a più riprese assicurato sinceramente di voler restare a Barletta. Chi entra è invece Manuel Mazzotta: l'attaccante scuola-Lecce sta proseguendo nel piano di recupero della forma e sarà tesserato a giorni. I due nomi in copertina nel calciomercato biancorosso, per ora, sono i loro.
(Twitter: @GuerraLuca88)