Sesia: «Curioso per l'approccio in trasferta, ci vuole equilibrio»

L'allenatore biancorosso verso Castellammare di Stabia

sabato 20 settembre 2014 11.38
A cura di Luca Guerra
Quattro vittorie e una sola sconfitta tra campionato e coppa, per un totale di sei reti messe a segno e una incassata. Questi i numeri con i quali il Barletta Calcio si presenta al tour de force imposto dal calendario, con due trasferte insidiose come quelle contro Juve Stabia e Reggina da consumare in 72 ore. Si parte domani da Castellammare di Stabia, per poi viaggiare alla volta del "Granillo". Piedi bassi, equilibrio e pedalare, questo il diktat oggi in via Vittorio Veneto alla vigilia della doppia trasferta: nel mezzo forze da dosare e scelte da fare, come quelle raccontate questa mattina in conferenza stampa pre-partita da mister Marco Sesia:

Avvio soddisfacente, quale approccio in trasferta?
«Sono curioso anche io di vedere come la squadra agirà in queste due trasferte. Domani ci confronteremo con una squadra forte come la Juve Stabia: ci attenderà anche un ambiente caldo e domani verificheremo la nostra risposta. Anche a Reggio Calabria non sarà facile a livello ambientale, e vedremo che tipo di reazione ci sarà».

Rischio di Floriano-dipendenza?
«Beh, fino ad ora i numeri probabilmente hanno detto questo. Credo però che ogni squadra abbia un proprio modo di essere. Stiamo cercando di valorizzare al meglio quelle che sono le nostre potenzialità. Quelli che stanno dando meno in zona-gol, come Fall e Venitucci, stanno dando comunque il meglio per la squadra. E questo è determinante per noi. Vedo che qualche meccanismo offensivo inizia a intravedersi, come gli inserimenti delle mezzali».

Verso Castellammare e Reggio: idee di turnover?
«Da questo punto di vista devo verificare ancora oggi: Biancolino ha avuto un problema muscolare giovedì, ieri l'ecografia è stata negativa e potrebbe essere una contrattura. Non so se starà al meglio, abbiamo avvertito qualche problemino in seguito agli allenamenti sul sintetico. Devo dire che in linea di massima ci sarà continuità con quanto visto sino ad ora».

L'assenza di Legras
«Legras stava facendo bene, starà fuori per 30 giorni circa. Questa assenza crea qualche piccolo problema, ma abbiamo preso dei giovani che sono bravi e lentamente saranno inseriti: penso a Gemignani e Palazzolo, che con la loro voglia e il loro entusiasmo daranno il contributo necessario. Il centrocampo può essere un reparto importante domani, ma credo comunque che questi ragazzi stanno facendo bene: siamo partiti come una grande incognita, ma ho trovato calciatori disponibili e in questo il collettivo può essere determinante».

L'avversario
«Credo che la Juve Stabia sia una delle squadre più forti di questa categoria: ha 7-8 giocatori che hanno fatto tanta serie B, fuori hanno elementi come Di Carmine e quando puoi tenere in panchina tanta qualità, vuol dire che hai una rosa importante. Ha dei giocatori bravi per quel modulo e sarà sicuramente una partita difficile sia per il discorso di squadra che per l'ambiente: loro nelle ultime due partite hanno mostrato segnali di crescita».

Terzino destro: ballo a 3
«Non ho ancora scelto chi impiegare tra Meola, Zammuto e Regno: dipende dalle condizioni fisiche dei nostri e anche dall'avversario, hanno Bombagi e Gammone che lavorano molto bene lì. Il fatto che Zammuto possa garantirmi questa soluzione è sicuramente un vantaggio».

Come evitare la partita di Lecce?
«Dobbiamo sempre tenere conto del valore degli avversari: questo è determinante. Il Barletta deve fare la partita che è in grado di fare. Leggo tra le righe di situazioni che a Lecce non sono girate per il verso giusto, e su questo sono d'accordo con voi. Ci sono però 7-8 milioni di euro di differenza di budget: loro ci hanno chiaramente messo in difficoltà per dei tratti di partita e qualche volta abbiamo sbagliato modo di ripartire. Loro hanno segnato in fuorigioco, sono tutte situazioni che vanno analizzate. Poi dopo io credo che l'episodio possa essere determinante: sabato contro il Cosenza abbiamo vinto bene, ma ad esempio non abbiamo giocato un primo tempo straordinario. Dobbiamo ragionare sempre partendo dal concetto di squadra ed equilibrio. Io mi auguro che ci sia sempre una continuità di prestazioni. Sin qui nel torneo ho visto tante squadre organizzate e un grande equilibrio».

Campionato-spezzatino
«Giocheremo tre partite in otto giorni, è vero. Non è un alibi però per noi, ma non credo sia determinante e queste sono le regole e vanno accettate. Io sono per il calcio di tutti allo stesso momento e allo stesso minuto. Altre volte magari saremo più fortunati. Dopo Castellammare, andremo direttamente a Reggio Calabria quindi staremo tre giorni lì e avremo la possibilità di viaggiare dopo la partita, e allenarsi in maniera continua in Calabria».

10 giornate per l'identità
«Credo che una decina di partite diranno quali possono essere i veri valori: io una mia idea in testa ce l'ho. Sono chiaro, vedendo le squadre, le possibilità e le situazioni. Io credo che il Barletta debba cercare di arrivare prima tra le squadre che faranno il "suo" campionato, cercando di non lasciarsi andare per un 3-0 contro il Cosenza piuttosto che con una battuta d'arresto. Tra 10-12 giornate avremo una definizione migliore delle forze di tutti».
(Twitter: @GuerraLuca88)