Rialzati, Barletta!
L'augurio di 10 ex biancorossi per una pronta rinascita del calcio cittadino
domenica 12 luglio 2015
20 anni dopo, ci risiamo. Dopo il 1995, anche il il 2015 sarà ricordato come un anno funesto per il calcio barlettano, un anno in cui a causa della scellerata gestione di un uomo venuto da lontano il calcio professionistico nella città della Disfida viene meno. Ancora una volta l'ultranovantennale sodalizio biancorosso è chiamato a rialzarsi ed a riconquistare quella dimensione che più gli si addice. Ad auguarsi che ciò accada non sono solo i tifosi barlettani, ma anche coloro i quali hanno avuto l'onore di vestire la gloriosa maglia biancorossa e di comprenderne pienamente il significato. Ed allora, ascoltiamo tutti la voce di alcuni ex che sono rimasti nei nostri cuori, ex per i quali Barletta rappresenterà sempre qualcosa e che non perdono l'occasione per dimostrare il loro attaccamento.
Stefano Sottili (34 presenze, 1 gol in biancorosso nel 1990-1991): «Barletta mi ha lanciato nel calcio che conta, Barletta mi ha fatto conoscere la passione del sud e regalato amicizie che ancora ho, Barletta sarà sempre dentro di me, nello sport e nella vita. È triste vederla sparire dal calcio professionistico, ma il successo arriderà solo a coloro che sapranno resistere alla tempesta. La tempesta passerà ed il Barletta tornerà dove merita Con affetto per Barletta e tutti i barlettani, tifosi e non»
Fabrizio Di Bella (40 presenze in biancorosso tra il 2012 ed il 2014): «Rialzati, Barletta! Nonostante tutto quanto accaduto sono sicuro che il calcio non scomparirà ed esprimo l'augurio che la società sia presa in mano da un barlettano tifoso e che agisca per passione e non solo per interessi economici».
Fabio Antonio Romeo (51 presenze in biancorosso tra il 2009 e il 2013): «Mi dispiace da matti di questa situazione che si è venuta a creare. Barletta meriterebbe tutt'altro. Io ho vissuto tre anni importanti belli intensi e anche difficili, ma con l'unione di società, calciatori e tifosi siamo riusciti a tirarci fuori dai problemi sempre e comunque. Ora tutto l'ambiente deve unirsi perché il Barletta deve rialzarsi, e tornare ad i suoi livelli che non sono di certo i Dilettanti: un saluto a tutti i miei amici barlettani sapendo che qui c'è un tifoso in più che vi sostiene e che spera come voi nella rinascita pura e limpida del Barletta Calcio».
Luca Liverani (82 presenze in biancorosso tra il 2012 e il 2015): «Sinceramente purtroppo mi aspettavo questa situazione, dopo le ultime settimane passate anche lì senza veder miglioramenti,di nessun tipo. Mi auguro solo che la città di Barletta si "riprenda" la propria squadra e la conduca alla miglior conclusione possibile perché il Barletta calcio non merita questa fine, mi auguro che qualche imprenditore con i soldi faccia quello che deve! Vi auguro il meglio perché ve lo meritate».
Andrea La Mantia (39 presenze e 9 reti in biancorosso tra il 2012 ed il 2014): «Sono veramente dispiaciuto per la fine immeritata che alcune persone, che non vivono la città e questi colori, hanno fatto fare al Barletta calcio. I ricordi sono tanti in quei due anni vissuti con quella maglia, ricordi indelebili. Mi auguro che qualcuno prenda in mano la società, mettendoci il cuore. Lo stesso cuore che mettono i tifosi e la città nel seguire la squadra. Solo così Barletta potrà tornare nel calcio che gli compete».
Lello Sciannimanico (65 presenze e 13 reti in biancorosso dal 1985 al 1987, poi allenatore dal 2009 al 2011): «Il mio ricordo di Barletta è ottimo, soprattutto per la gente e i tifosi, ai quali sono ancora molto legato così come alla città. Se ci sarà la possibilità di dare una mano al Barletta con le mie competenze, io ci sono. Le mie speranze sono che qualcun altro si faccia avanti per salvare la squadra al termine di un'annata ricca di imbarazzi e si possa ripartire».
Roberto Scarnecchia (57 presenze e 7 reti in biancorosso dal 1986 al 1987): «Quando stai per arrenderti pensa alla ragione per cui hai resistito così a lungo. Anche se questa frase non è mia, in questo momento è l'unico messaggio che credo vada bene per non mollare! Se dovrete ricostruire io ci sarò. Forza Barletta»
Savino Daleno (129 presenze e 8 reti in biancorosso dal 1995 al 2009): «È molto triste vedere il barletta calcio in queste condizioni, ma sono anche sicuro che ci rialzeremo e torneremo più forti di prima! Avanti biancorossi».
Saveriano Infantino (66 presenze e 18 reti in biancorosso dal 2009 al 2012): «Da quando ho lasciato Barletta non ho mai smesso di seguire le sorti della squadra. Mi lega un sincero affetto alla città. Sono molto dispiaciuto delle vicissitudini societarie che il Barletta sta attraversando, mai mi sarei aspettato la mancata iscrizione alla Lega Pro. Negli anni in cui ho fatto parte del progetto Barletta, ho visto tanto impegno e serietà da parte della società e ho potuto godere del supporto della tifoseria. Sono molto dispiaciuto che le cose si siano così degradate e spero che si possano creare le basi per la rinascita. Auguro al Barletta di rinascere più forte di prima e di tornare a dare soddisfazione al popolo barlettano come esso merita».
Nicolas Jesus Laviano (55 presenze e 22 gol in biancorosso dal 2007 al 2009): «Sono molto dispiaciuto per questa brutta fine, perchè il Barletta è di categoria superiore e non merita la categoria dove andrà a finire. Sono comunque sicuro al 100% che i suoi tifosi come sempre faranno il loro per incoraggiare i ragazzi che indosseranno la maglia in campo. Bisogna tornare subito nelle categorie che il popolo barlettano non dovrebbe mai abbandonare. Spero che il Barletta torni quanto prima tra i professionisti».
Stefano Sottili (34 presenze, 1 gol in biancorosso nel 1990-1991): «Barletta mi ha lanciato nel calcio che conta, Barletta mi ha fatto conoscere la passione del sud e regalato amicizie che ancora ho, Barletta sarà sempre dentro di me, nello sport e nella vita. È triste vederla sparire dal calcio professionistico, ma il successo arriderà solo a coloro che sapranno resistere alla tempesta. La tempesta passerà ed il Barletta tornerà dove merita Con affetto per Barletta e tutti i barlettani, tifosi e non»
Fabrizio Di Bella (40 presenze in biancorosso tra il 2012 ed il 2014): «Rialzati, Barletta! Nonostante tutto quanto accaduto sono sicuro che il calcio non scomparirà ed esprimo l'augurio che la società sia presa in mano da un barlettano tifoso e che agisca per passione e non solo per interessi economici».
Fabio Antonio Romeo (51 presenze in biancorosso tra il 2009 e il 2013): «Mi dispiace da matti di questa situazione che si è venuta a creare. Barletta meriterebbe tutt'altro. Io ho vissuto tre anni importanti belli intensi e anche difficili, ma con l'unione di società, calciatori e tifosi siamo riusciti a tirarci fuori dai problemi sempre e comunque. Ora tutto l'ambiente deve unirsi perché il Barletta deve rialzarsi, e tornare ad i suoi livelli che non sono di certo i Dilettanti: un saluto a tutti i miei amici barlettani sapendo che qui c'è un tifoso in più che vi sostiene e che spera come voi nella rinascita pura e limpida del Barletta Calcio».
Luca Liverani (82 presenze in biancorosso tra il 2012 e il 2015): «Sinceramente purtroppo mi aspettavo questa situazione, dopo le ultime settimane passate anche lì senza veder miglioramenti,di nessun tipo. Mi auguro solo che la città di Barletta si "riprenda" la propria squadra e la conduca alla miglior conclusione possibile perché il Barletta calcio non merita questa fine, mi auguro che qualche imprenditore con i soldi faccia quello che deve! Vi auguro il meglio perché ve lo meritate».
Andrea La Mantia (39 presenze e 9 reti in biancorosso tra il 2012 ed il 2014): «Sono veramente dispiaciuto per la fine immeritata che alcune persone, che non vivono la città e questi colori, hanno fatto fare al Barletta calcio. I ricordi sono tanti in quei due anni vissuti con quella maglia, ricordi indelebili. Mi auguro che qualcuno prenda in mano la società, mettendoci il cuore. Lo stesso cuore che mettono i tifosi e la città nel seguire la squadra. Solo così Barletta potrà tornare nel calcio che gli compete».
Lello Sciannimanico (65 presenze e 13 reti in biancorosso dal 1985 al 1987, poi allenatore dal 2009 al 2011): «Il mio ricordo di Barletta è ottimo, soprattutto per la gente e i tifosi, ai quali sono ancora molto legato così come alla città. Se ci sarà la possibilità di dare una mano al Barletta con le mie competenze, io ci sono. Le mie speranze sono che qualcun altro si faccia avanti per salvare la squadra al termine di un'annata ricca di imbarazzi e si possa ripartire».
Roberto Scarnecchia (57 presenze e 7 reti in biancorosso dal 1986 al 1987): «Quando stai per arrenderti pensa alla ragione per cui hai resistito così a lungo. Anche se questa frase non è mia, in questo momento è l'unico messaggio che credo vada bene per non mollare! Se dovrete ricostruire io ci sarò. Forza Barletta»
Savino Daleno (129 presenze e 8 reti in biancorosso dal 1995 al 2009): «È molto triste vedere il barletta calcio in queste condizioni, ma sono anche sicuro che ci rialzeremo e torneremo più forti di prima! Avanti biancorossi».
Saveriano Infantino (66 presenze e 18 reti in biancorosso dal 2009 al 2012): «Da quando ho lasciato Barletta non ho mai smesso di seguire le sorti della squadra. Mi lega un sincero affetto alla città. Sono molto dispiaciuto delle vicissitudini societarie che il Barletta sta attraversando, mai mi sarei aspettato la mancata iscrizione alla Lega Pro. Negli anni in cui ho fatto parte del progetto Barletta, ho visto tanto impegno e serietà da parte della società e ho potuto godere del supporto della tifoseria. Sono molto dispiaciuto che le cose si siano così degradate e spero che si possano creare le basi per la rinascita. Auguro al Barletta di rinascere più forte di prima e di tornare a dare soddisfazione al popolo barlettano come esso merita».
Nicolas Jesus Laviano (55 presenze e 22 gol in biancorosso dal 2007 al 2009): «Sono molto dispiaciuto per questa brutta fine, perchè il Barletta è di categoria superiore e non merita la categoria dove andrà a finire. Sono comunque sicuro al 100% che i suoi tifosi come sempre faranno il loro per incoraggiare i ragazzi che indosseranno la maglia in campo. Bisogna tornare subito nelle categorie che il popolo barlettano non dovrebbe mai abbandonare. Spero che il Barletta torni quanto prima tra i professionisti».
Articolo a cura di
Adriano Antonucci
Luca Guerra
Enrico Gorgoglione
Massimiliano Dipasquale
Adriano Antonucci
Luca Guerra
Enrico Gorgoglione
Massimiliano Dipasquale