Perpignano, game over: iscrizione ritirata
«La piazza non mi accetta, vado via»
mercoledì 1 luglio 2015
14.18
Il Barletta è fuori dalla Lega Pro, dopo una mattinata di indiscrezioni circa la presunta irregolarità dell'iscrizione presentata da Giuseppe Perpignano (comunque incompleta) nella giornata di ieri, è stato lo stesso immobiliarista genovese a decidere di gettare la spugna ritirando l'iscrizione.
«La piazza non mi accetta, sembra che tutto quello che faccio non sia visto bene e perciò ho deciso di lasciare» ha affermato Perpignano ai microfoni di Amica9 fugando ogni dubbio sulla sua decisione. «Il rammarico -ha aggiunto l'immobiliarista genovese- è che ci sono altre realtà nella nostra stessa condizione ma mi sono ritrovato solo in questa condizione ed ora chissà, Barletta potrà essere contenta di essersi liberata di me». Perpignano dal canto suo ha però specificato che: «La fidejussione nuova sarebbe stato un passo fattibile mentre gli stipendi li avrei pagati con quella già esistente, ma fare un altro anno con tutto l'ambiente contro non sarebbe stato possibile ed anche il Comune di Barletta non mi avrebbe più fornito la possibilità di usufruire dello stadio. Il problema sono io ed allora vado via».
Dichiarazioni che non lasciano spazio a dubbi quelle di Perpignano (pur conoscendo le mille risorse del personaggio), la sua era da presidente del Barletta può dichiararsi definitivamente terminata. Ora, la parola passa all'amministrazione comunale che dovrà scegliere la soluzione migliore per permettere al Barletta di ripartire dalle categorie dilettantistiche, ma questa è un'altra storia.
«La piazza non mi accetta, sembra che tutto quello che faccio non sia visto bene e perciò ho deciso di lasciare» ha affermato Perpignano ai microfoni di Amica9 fugando ogni dubbio sulla sua decisione. «Il rammarico -ha aggiunto l'immobiliarista genovese- è che ci sono altre realtà nella nostra stessa condizione ma mi sono ritrovato solo in questa condizione ed ora chissà, Barletta potrà essere contenta di essersi liberata di me». Perpignano dal canto suo ha però specificato che: «La fidejussione nuova sarebbe stato un passo fattibile mentre gli stipendi li avrei pagati con quella già esistente, ma fare un altro anno con tutto l'ambiente contro non sarebbe stato possibile ed anche il Comune di Barletta non mi avrebbe più fornito la possibilità di usufruire dello stadio. Il problema sono io ed allora vado via».
Dichiarazioni che non lasciano spazio a dubbi quelle di Perpignano (pur conoscendo le mille risorse del personaggio), la sua era da presidente del Barletta può dichiararsi definitivamente terminata. Ora, la parola passa all'amministrazione comunale che dovrà scegliere la soluzione migliore per permettere al Barletta di ripartire dalle categorie dilettantistiche, ma questa è un'altra storia.