Solo grandi vittorie per il 71enne barlettano Pasquale Filannino

Prima di gareggiare, l'atleta della Barletta sportiva, ricorda al suo cuore di non fermarsi e di portarlo dritto al traguardo

lunedì 21 gennaio 2019
A cura di Antonella Filannino
Per il maratoneta barlettano Pasquale Filannino è stato un anno di vittorie da incorniciare. Ha 71 anni e prima di ogni competizione ricorda al suo cuore di non fermarsi e di portarlo al traguardo. Tra le più importanti partecipazioni, a fianco dell'associazione Barletta Sportiva, l'atleta ha disputato la maratona di Honolulu e l'internazionale di Roma.

Il signor Pasquale ha conquistato il gradino più alto del podio durante tutte le maratone. É stato secondo di categoria soltanto alla maratona internazionale di Roma, primo comunque degli italiani. Ecco il riepilogo delle gare che hanno portato il maratoneta barlettano a conseguire altrettanti trofei nel corso della scorsa stagione agonistica:
«Sono più che soddisfatto dei risultati conseguiti in questa stagione agonistica. Traguardi che mi hanno gratificato soprattutto per l'impegno profuso nella preparazione. Dedico queste vittorie a tutti coloro che mi hanno sostenuto e stimolato. In modo particolare, ringrazio il team di atleti dell'associazione Barletta sportiva con i quali abbiamo intrapreso un lungo percorso diretto e coordinato dalla sapiente regia del Presidente Enzo Cascella, un uomo di grande cultura sportiva, nonché atleta di spicco della compagine. Sono certo che condivideremo altri momenti intensi di gioia e di grandi soddisfazioni nell'ambito della disciplina sportiva della corsa su strada, che tanto amiamo e ci diverte. Non posso, infine, esimermi dal rivolgere il pensiero al grande mito barlettano Pietro Mennea al quale ho dedicato alla sua memoria, pur nella mia modestissima qualità di runner amatoriale, il trofeo vinto alla maratona di San Valentino (Terni), dove, per la prima volta, ho indossato la canotta recante il numero 433 che evoca il pettorale che portò il grande campione a stabilire il record mondiale nei 200 metri».

Correre vuol dire superare se stessi e il proprio tempo migliore. Per l'atleta Pasquale è questa la più grande gratificazione. Vive l'attività fisica e la partecipazione agli eventi sportivi tenacemente al fine di conseguire traguardi personali, nel rispetto, soprattutto, delle regole della sana competizione sportiva. «Mi piace ancora sognare e ambisco a nuovi obiettivi, poiché sostenuto da un'ottima condizione fisica e da un equilibrio interiore, che mi consentono di vivere in armonia con la mia età» Un campione, rispettato e amato, un esempio per tutti. Ad maiora Pasquale!