Nazionale Under 20, le parole di mister Di Biagio al termine di Italia-Germania

Il ct azzurro è rammaricato per la sconfita ma soddisfatto per la crescita dei suoi

mercoledì 6 febbraio 2013 18.33
A cura di Enrico Gorgoglione
Italia-Germania è una sfida che rievoca sempre fasti importanti, ricordi indelebili nella mente di tutti gli sportivi italiani. A Barletta si sono affrontate le due formazioni Under 20 delle due nazioni. Alla fine di 90 minuti in cui l'Italia ha espresso un calcio propositivo senza mai dare segni di cedimento, sono però i tedeschi ad avere la meglio. Il 2-0 finale porta la firma di Bittencourt, talentuoso prodotto delle giovanili del Borussia Dortmund – abile a sfruttare l'indecisione di Leali su un suo velenoso calcio di punizione – e di Kolasinac dello Shalke 04, che a tempo praticamente scaduto ha freddato ancora una volta l'estremo difensore italiano dal dischetto del rigore. Al termine di una partita deludente per i colori italiani dal punto di vista del risultato, il Commissario Tecnico della Nazionale Under 20, Gigi Di Biagio, si è concesso ai microfoni della stampa per il consueto post partita. Il ct è apparso rammaricato per un risultato pesante e immeritato, pur esprimendo soddisfazione per il generale processo di crescita dei suoi:


«È stata una buona gara. Sicuramente all'inizio nel primo tempo abbiamo sofferto. Siamo cresciuti molto nel secondo tempo. Abbiamo subito quel gol probabilmente nel nostro momento migliore. Sicuramente è un risultato un po' severo, però il nostro è un processo di crescita che sicuramente non si ferma a questa partita. Siamo e sono comunque molto contento di questi ragazzi, ci sono da limare e da migliorare alcune cose, però si può essere sicuramente soddisfatti per quello che hanno fatto».

Sull'impiego a partita in corso di Fedato, Beltrame e Caprari: «Le scelte vengono fatte in funzione di tanti motivi: il minutaggio in campionato, lo stato di forma dei ragazzi, i cambi che si possono fare secondo il regolamento che c'è in queste competizioni e la scelta del sottoscritto. Ci sono delle motivazioni che vengono studiate e ponderate. Evidentemente ho scelto in questo senso. Comunque quando sono entrati hanno fatto molto bene, e non a caso questi ragazzi fanno parte del giro azzurro. Siamo contenti del modo in cui sono entrati in campo, va bene così».

L'Italia ospite a Barletta in una struttura poco ospitale: «Il campo alla fine non era poi così brutto. Sicuramente gli impianti italiani, e non solo quello di Barletta, hanno delle difficoltà soprattutto rispetto agli impianti tedeschi, ma l'ospitalità che abbiamo avuto qua, il modo in cui ci hanno accolto, e la dedizione che hanno dimostrato non ci può che lasciare soddisfatti, assolutamente».