Lega Pro, ieri a Roma i primi dettagli della riforma
Il quadriennio 2013-2016 sul tavolo
martedì 26 marzo 2013
17.10
La riforma del calcio e gli scenari futuri sono stati oggetto, lunedì 25 marzo, di un confronto tra le istituzioni sportive. All'inizio del convegno, che si è tenuto alla Scuola Superiore di Polizia, è stato ricordato il Capo della Polizia Antonio Manganelli. "E' stata l'occasione - ha detto Mario Macalli, Presidente della Lega Pro - di illustrare il piano industriale, il concetto di budget nella pianificazione aziendale dei club, gli stadi senza barriere, gli stadi sostenibili, il bilancio sociale".
Giancarlo Abete, Presidente della FIGC ha dichiarato: "La Lega Pro è partita con la riforma e si presenta come un modello di Lega che innova. Convegni come questo sono importanti per affrontare le nuove regole che devono stare alla base del rinnovamento nel calcio". Dal convegno è poi emerso che le regole, seppur indispensabili, da sole non bastano. Occorre altresì dotarsi di un Piano Industriale, architrave del progetto legato alla riforma, il cui cuore è "Fare sistema".
Durante il corso dei lavori Giambattista Negretti, coordinatore Comitato Etico, si è concentrato sulla cultura d'impresa che dovrà caratterizzare tutti i club della Lega Pro: "Ogni società dovrà programmare il proprio assetto economico-finanziario e il budget ne sarà il fattore determinante per dare il via ad una gestione virtuosa basata sull'organizzazione aziendale e su professionisti esperti e qualificati".
Il quadriennio olimpico 2012-2016 vedrà la Lega Pro fortemente impegnata a portare avanti tutte le iniziative necessarie per una innovazione concreta e questo sarà possibile grazie al consenso costruttivo di tutti i 69 club.
Giancarlo Abete, Presidente della FIGC ha dichiarato: "La Lega Pro è partita con la riforma e si presenta come un modello di Lega che innova. Convegni come questo sono importanti per affrontare le nuove regole che devono stare alla base del rinnovamento nel calcio". Dal convegno è poi emerso che le regole, seppur indispensabili, da sole non bastano. Occorre altresì dotarsi di un Piano Industriale, architrave del progetto legato alla riforma, il cui cuore è "Fare sistema".
Durante il corso dei lavori Giambattista Negretti, coordinatore Comitato Etico, si è concentrato sulla cultura d'impresa che dovrà caratterizzare tutti i club della Lega Pro: "Ogni società dovrà programmare il proprio assetto economico-finanziario e il budget ne sarà il fattore determinante per dare il via ad una gestione virtuosa basata sull'organizzazione aziendale e su professionisti esperti e qualificati".
Il quadriennio olimpico 2012-2016 vedrà la Lega Pro fortemente impegnata a portare avanti tutte le iniziative necessarie per una innovazione concreta e questo sarà possibile grazie al consenso costruttivo di tutti i 69 club.