La Juve fa il bis, la genta è in festa: tricolore numero 31 senza repliche
Anche Barletta in corteo, il cuore è a Piazza Roma
lunedì 6 maggio 2013
La Juventus è Campione d'Italia, e su questo non vi sono dubbi: sulla legittimità della sua vittoria, sui meriti attribuibili a Conte, società e giocatori. Oggi semmai si discute solo sul numero dei titoli nazionali bianconeri (29 o 31) sul quale siamo certi che mai si troverà un punto d'incontro. 29 ufficialmente assegnati, 31 sul campo è la risposta bianconera. Una festa con finalmente come cornice lo Juventus Stadium, nuova dimora del popolo zebrato, dopo quella della passata stagione in trasferta al Nereo Rocco di Trieste.
Uno scudetto senza storia, superiorità netta della Juventus ed avversari uno dopo l'altro illusi e poi abbandonati. Chi è l'anti-Juve? La domanda più frequente durante la stagione.
Prima l'Inter, vittoriosa a Torino e poisbriciolatasi tra infortuni, arbitri e soprattutto tanta incompetenza dirigenziale. Poi la Lazio di Petkovic, ordinata e pragmatica, ma senza picchi. Ma soprattutto il Napoli, che poche settimane fa giocava in casa con la Sampdoria per volare a -1 dalla Juventus. Pareggio, dimostrando lacune notevoli a livello di personalità e del tanto agogniato salto di qualità utile per competere un'intera stagione a certi ritmi.
Sciolti gli avversari come neve al sole, gli uomini di Conte galoppavano spediti verso la meta, con un unico intoppo, che rappresenterà la grande lacuna stagionale e punto di domanda per la prossima annata: l'eliminazione cocente dalla Champions League. Non tanto per l'avversario "tritatutto" chiamato Bayern, quanto per la mancanza totale di offensiva mostrata da Vidal e compagni. Ed il futuro di Conte? Alla Juve, al 99%. Dietro ballano clausole, rinnovi ed adeguamenti di un contratto che in tanti vorrebbero sottoporre al leccese. Che chiede rinforzi, e di qualità, per volare anche in Europa.
Ma ora è festa, per cui zero domande e preoccupazioni future: milioni di tifosi bianconeri affollano strade di tutta Italia, e Barletta non poteva mancare all'appello. Da Piazza Roma alle vie circostanti il Castello Svevo, ieri la nostra città è stata invasa dai supporters della Vecchia Signora: l'anno scorso è stato quello del ritorno, questo quello delle conferme. L'anno che verrà...chissà?
Uno scudetto senza storia, superiorità netta della Juventus ed avversari uno dopo l'altro illusi e poi abbandonati. Chi è l'anti-Juve? La domanda più frequente durante la stagione.
Prima l'Inter, vittoriosa a Torino e poisbriciolatasi tra infortuni, arbitri e soprattutto tanta incompetenza dirigenziale. Poi la Lazio di Petkovic, ordinata e pragmatica, ma senza picchi. Ma soprattutto il Napoli, che poche settimane fa giocava in casa con la Sampdoria per volare a -1 dalla Juventus. Pareggio, dimostrando lacune notevoli a livello di personalità e del tanto agogniato salto di qualità utile per competere un'intera stagione a certi ritmi.
Sciolti gli avversari come neve al sole, gli uomini di Conte galoppavano spediti verso la meta, con un unico intoppo, che rappresenterà la grande lacuna stagionale e punto di domanda per la prossima annata: l'eliminazione cocente dalla Champions League. Non tanto per l'avversario "tritatutto" chiamato Bayern, quanto per la mancanza totale di offensiva mostrata da Vidal e compagni. Ed il futuro di Conte? Alla Juve, al 99%. Dietro ballano clausole, rinnovi ed adeguamenti di un contratto che in tanti vorrebbero sottoporre al leccese. Che chiede rinforzi, e di qualità, per volare anche in Europa.
Ma ora è festa, per cui zero domande e preoccupazioni future: milioni di tifosi bianconeri affollano strade di tutta Italia, e Barletta non poteva mancare all'appello. Da Piazza Roma alle vie circostanti il Castello Svevo, ieri la nostra città è stata invasa dai supporters della Vecchia Signora: l'anno scorso è stato quello del ritorno, questo quello delle conferme. L'anno che verrà...chissà?