L'angolo dell'avversario biancorosso: precedenti e storia del Frosinone

Sin qui Barletta mai ko al "Puttilli", ciociari con la B nel "curriculum"

venerdì 24 gennaio 2014 11.59
A cura di Luca Guerra
E' tempo di vedere la capolista al "Puttilli". Domenica il Barletta cercherà di mettere da parte le traversìe tecniche e societarie per ospitare il Frosinone, prima della classe nel girone B di Prima Divisione Lega Pro, in una sfida ricca di ex, del campo e fuori (vedi alle voci La Mantia, Vaccarecci, Cari, Sanderra) che sin qui ha visto le formazioni in trasferta non portare mai a casa l'intera posta in palio. Anticipiamo Barletta-Frosinone attraverso i precedenti e la storia del prossimo avversario biancorosso:

I precedenti: fattore-campo determinate
A guardare le statistiche generali, il fattore casa fra Barletta e Frosinone è sempre stato decisivo. Su sei precedenti in terra barlettana, ben quattro sono le affermazioni della squadra pugliese: situazione analoga per i ciociari che tra le mura amiche in 7 precedenti hanno collezionato 6 vittorie ed un pareggio. Barletta imbattuto all'ombra di Eraclio, dove ha incassato un solo centro per mano dei ciociari. Le due squadre sono tornate ad affrontarsi al "Puttilli" nel 2011/2012 dopo ben 36 anni di distanza dall'ultimo precedente, risalente agli anni '70. E'infatti in quel periodo che vi sono stati i principali confronti fra le compagini, eccetto il primo incrocio in assoluto risalente addirittura al 1966. Tutte le sfide hanno avuto luogo in Lega Pro o nell'ormai ex serie C. Dal 1973 al 1975, sempre nella terza serie nazionale, pugliesi e laziali si sono divisi in maniera equa i punti a disposizione: due vittorie per parte e due pareggi. Il 4 settembre 2011 I biancorossi allenati da mister Cari riuscirono a passare grazie ad una rete di Simoncelli, mentre nella scorsa stagione lo 0-0 del 10 marzo 2013 coincise con l'esordio di Orlandi alla guida del Barletta e con l'avvio della cavalcata-salvezza biancorossa.

La storia dell'avversario
Il calcio a Frosinone vide i natali nel lontano 1918, ma l'attività agonistica vera e propria prendeva il via nel 1923, con la partecipazione alla Quarta Divisione della Lega Sud.. Al termine della guerra, il Frosinone riuscì celermente a risalire la china fino alla serie C-Lega Centro. Dal 1952 al 1958, il Frosinone stazionò in Quarta serie, raccogliendo risultati altalenanti. Nel 1958 nacque l'U.S. Frosinone, ma il calcio a Frosinone rinacque dopo un periodo di anonimato grazie a Cristofari, Spaziani e Orsini, che diedero vita allo Sporting Club. Nel 1965, i ciociari conquistarono la promozione in serie C dopo un appassionante duello con il Latina. La permanenza in C durò però solo una stagione. Il ritorno nella terza serie nazionale si registrò nel 1970-71, al termine di un nuovo, entusiasmante duello con i "cugini" del Latina. In C, i canarini rimasero per 4 stagioni. Il decennio si concluse con una doppia, cocente retrocessione fino alla Promozione.

Nel 1981, i ciociari di mister Mari tornarono tra i professionisti. Dopo quattro tentativi, la C1 arrivò nel 1986-87, quando ci fu poi una pronta discesa. In quegli anni, nasceva il "mito" di Marco Cari, portiere che con la maglia gialloblu ha sfiorato le 300 presenze. Nel 1990 arriva la "mannaia" della radiazione, che cancellò ogni velleità di promozione, costringendo il club ciociaro a ripartire dall'Interregionale (Serie D). Nel 1994, il Frosinone passò quasi tutto il campionato in testa, salvo poi farsi raggiungere da Giulianova e Albanova. La C2 arrivò ugualmente, in virtù di un ripescaggio. Nel 1999 fu di nuovo serie D, con il playout perso contro il Tricase. Al quinto posto del 2000, seguì il secondo dietro al Martina, con la squadra affidata ai fratelli Sanderra: l'anno magico coincise con il ritorno in C2. Nel 2004, con Arrigoni in panchina, con De Cesare regala la promozione in quel di Melfi. L'anno di C1 si conclude con l'addio al sogno-playoff. Un miracolo rimandato all'annata successiva: nel 2005-2006,ai playoff, dopo essersi sbarazzato della Sangiovannese con un doppio 0-0, è Martini a regalare la serie B contro il Grosseto.

La serie B del 2006 è quella più combattuta e blasonata di sempre, con le presenze di Juventus, Brescia, Bologna, Bari, Genoa e Napoli.La sfida più importante si registrò il 28 ottobre, contro la Juventus dei 3 campioni del mondo (Buffon, Camoranesi e Del Piero) e di un Pallone d'Oro (Nedved). Dopo la sfida persa contro i bianconeri, il Frosinone batte Lecce e Bologna, mentre al "San Paolo" contro il Napoli, arriva un ottimo pareggio. Da gennaio in poi, però, il rendimento ciociaro è fortemente altalenante, e gli uomini di Iaconi vengono lentamente risucchiati in zona retrocessione, ma le vittorie contro Crotone e AlbinoLeffe garantiscono la permanenza in B. Seguono quattro anni tranquilli, quando con Moriero prima e Carboni poi, la squadra non evita la retrocessione in Prima Divisione. Gli anni recenti vedono il Frosinone come "grande incompiuta" della Lega Pro: due ottimi organici, ma prima un ottavo posto poi una settima posizione non sono valsi i playoff. Oggi i canarini si presentano da capolista al "Puttilli": durerà?...
(Twitter: @GuerraLuca88)