Inchiesta "Dirty Soccer", anche Ninni Corda tra i coinvolti in Savona-Teramo 0-2
L'allenatore del Barletta avrebbe "collaborato" secondo gli inquirenti
mercoledì 10 giugno 2015
14.08
C'è anche il nome dell'attuale allenatore del Barletta Calcio, Ninni Corda, tra le persone coinvolte nel secondo capitolo dell'inchiesta "Dirty Soccer", condotta dalla Dda di Catanzaro: nel mirino degli inquirenti c'è la partita Savona-Teramo, giocata il 2 maggio 2015 per il turno numero 37 del girone B di Lega Pro e terminata 0-2 per gli abruzzesi, che grazie a quel punteggio conquistarono la promozione in serie B. Questa mattina la polizia ha notificato 5 avvisi di garanzia ed eseguito altrettante perquisizioni domiciliari in relazione all'incontro: tra i cinque iscritti all'albo degli indagati indagati ci sono il collaboratore tecnico del Parma ed ex direttore sportivo della Ternana Giuliano Pesce, 50 anni, ed il presidente del Teramo Luciano Campitelli (59). Hanno poi subito perquisizioni e ricevuto un avviso di garanzia il ds del Teramo Marcello Di Giuseppe (47), quello del Savona Marco Barghigiani (52) ed il calciatore del San Paolo Padova Davide Matteini. Parte di queste persone erano già indagate nell'ambito della precedente operazione del 19 maggio scorso quando furono arrestate 50 persone, con 70 indagati.
«Le indagini - si legge in una nota della polizia di Catanzaro - hanno portato alla luce come la dirigenza del Teramo abbia raggiunto tanto risultato dando mandato all'esperto di frodi sportive, Ercole Di Nicola, direttore sportivo de L'Aquila e già indagato nell'operazione 'Dirty soccer', affinché combinasse il risultato dell'incontro procurando la vittoria al Teramo". Secondo gli inquirenti, Di Nicola si sarebbe avvalso "della collaborazione di altri professionisti del calcio», appunto l'allenatore del Barletta Ninni Corda, anche lui già sotto indagine, e Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma. Gli indagati avrebbero ricevuto 30 mila euro dal presidente e dal ds del Teramo per la combine. Corda era già stato inserito nella prima tornata di arresti per il coinvolgimento nelle partite Barletta-Catanzaro 1-1, Aversa Normanna-Barletta 0-1 e Barletta-Vigor Lamezia 3-3, salvo poi essere scarcerato dopo l'interrogatorio e due giorni di detenzione nel carcere di Savona. Nel corso dell'attività sono stati sequestrati ad alcuni indagati supporti informatici sui quali saranno svolti approfondimenti investigativi.
«Le indagini - si legge in una nota della polizia di Catanzaro - hanno portato alla luce come la dirigenza del Teramo abbia raggiunto tanto risultato dando mandato all'esperto di frodi sportive, Ercole Di Nicola, direttore sportivo de L'Aquila e già indagato nell'operazione 'Dirty soccer', affinché combinasse il risultato dell'incontro procurando la vittoria al Teramo". Secondo gli inquirenti, Di Nicola si sarebbe avvalso "della collaborazione di altri professionisti del calcio», appunto l'allenatore del Barletta Ninni Corda, anche lui già sotto indagine, e Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma. Gli indagati avrebbero ricevuto 30 mila euro dal presidente e dal ds del Teramo per la combine. Corda era già stato inserito nella prima tornata di arresti per il coinvolgimento nelle partite Barletta-Catanzaro 1-1, Aversa Normanna-Barletta 0-1 e Barletta-Vigor Lamezia 3-3, salvo poi essere scarcerato dopo l'interrogatorio e due giorni di detenzione nel carcere di Savona. Nel corso dell'attività sono stati sequestrati ad alcuni indagati supporti informatici sui quali saranno svolti approfondimenti investigativi.