Il ritorno di Scarnecchia a Barletta: «Questa città è speciale»
L’ex calciatore di Roma, Milan e Napoli, simbolo del Barletta anni ’80, ha incontrato i tifosi tra ricordi, emozioni e una promessa: «In arrivo una sorpresa per tutti i barlettani»
martedì 12 agosto 2025
15.40
«È sempre una grande emozione venire qui – ha detto – è un posto speciale, con una città speciale e tifosi speciali. Tant'è vero che tornerò molto spesso, perché c'è in ballo una sorpresa per tutti i barlettani. Purtroppo per voi – ha aggiunto sorridendo – mi vedrete molto più spesso».
Rievocando l'ultima visita prima di una gara importante a Canosa (Barletta-Corato 2-1 del 2021-2022, ndr), Scarnecchia ha auspicato che «sia di buon auspicio anche questa volta. È una categoria importante, molto difficile, ma quest'anno ci sono tutti i presupposti per vincere il campionato. Bisogna spingere tutti, voi giornalisti siete il top, i tifosi sono il top».
Alle spalle, le immagini dello stadio "Puttilli" completamente rinnovato: «È uno stadio da Serie B come minimo. Poi faremo un piano sopra per andare in Serie A», ha scherzato, prima di soffermarsi sulle nuove generazioni che ancora lo riconoscono: «Probabilmente il mito si è tramandato. Forse sono stato il giocatore più importante che avete avuto, ma non lo dico io: lo dite voi, e devo onorare questo merito che mi date».
Il legame con Barletta è suggellato anche nel suo ristorante a Roma, dove tra maglie di Roma e Milan e foto con grandi personaggi spicca anche quella del Barletta: «È normale, ci saranno tante maglie e tante foto del Barletta. Questa città fa parte della mia vita».
Rievocando l'ultima visita prima di una gara importante a Canosa (Barletta-Corato 2-1 del 2021-2022, ndr), Scarnecchia ha auspicato che «sia di buon auspicio anche questa volta. È una categoria importante, molto difficile, ma quest'anno ci sono tutti i presupposti per vincere il campionato. Bisogna spingere tutti, voi giornalisti siete il top, i tifosi sono il top».
Alle spalle, le immagini dello stadio "Puttilli" completamente rinnovato: «È uno stadio da Serie B come minimo. Poi faremo un piano sopra per andare in Serie A», ha scherzato, prima di soffermarsi sulle nuove generazioni che ancora lo riconoscono: «Probabilmente il mito si è tramandato. Forse sono stato il giocatore più importante che avete avuto, ma non lo dico io: lo dite voi, e devo onorare questo merito che mi date».
Il legame con Barletta è suggellato anche nel suo ristorante a Roma, dove tra maglie di Roma e Milan e foto con grandi personaggi spicca anche quella del Barletta: «È normale, ci saranno tante maglie e tante foto del Barletta. Questa città fa parte della mia vita».