Il Barletta visto dalla curva: l'ennesimo pareggio dei biancorossi
Barlettalife racconta in maniera insolita lo 0-0 contro il Sorrento
mercoledì 27 marzo 2013
1.27
Nonostante il pubblico delle grandi occasioni, il Barletta esce ancora una volta a mani semivuote dalla sfida casalinga contro il Sorrento. La società sta continuando a proporre la riduzione dei prezzi proprio per creare all'interno del "Puttilli" una grandissima atmosfera, ma questa iniziativa non è stata ben digerita dalla parte di tifoseria abbonata.
Smaltita per bene la "brasciola" domenicale, tutti gli appassionati hanno raggiunto lo stadio comunale per godersi Barletta-Sorrento, con la vana speranza di poter veder vincere la propria squadra. Chi ha il Barletta nel cuore ha urlato la propria fede fino a perdere la voce, ha sostenuto la squadra per l'orgoglio della maglia onorando la città. La visuale dal settore più popolato è pessima, non tutti possono permettersi una poltrona in tribuna o un accredito. Pagare il biglietto o un abbonamento e ritrovarsi a vedere un match casalingo in queste condizioni è una mancanza di rispetto nei confronti di chi cerca di sostenere la squadra come può. Nonostante tutto, il tifo è stata una bellissima costante: canti e battiti di mani si sono susseguiti per l'intera durata della partita e le grandi bandiere biancorosse hanno dato vita a un grandissimo spettacolo. A fine partita la squadra è stata oggetto di una piccola contestazione. Nonostante i tantissimi limiti tecnici, i biancorossi non sembrano dare il massimo nelle partite e questo, giustamente, non può essere digerito da parte della tifoseria biancorossa.
Domenica, in vista delle vacanze pasquali, il campionato di Prima Divisione, Girone B, osserverà un turno di riposo. Dopodichè gli uomini di mister Oralandi dovranno affrontare la Paganese in trasferta, e nessuno si meravigli se qualche tifoso biancorosso invaderà la cittadina campana. Per l'orgoglio della maglia, onorando la città. In ogni stadio, sempre e comunque, a prescindere dal risultato, perchè il Barletta è una fede, e non si discute, nè dopo le sconfitte, nè dopo le delusioni.
Smaltita per bene la "brasciola" domenicale, tutti gli appassionati hanno raggiunto lo stadio comunale per godersi Barletta-Sorrento, con la vana speranza di poter veder vincere la propria squadra. Chi ha il Barletta nel cuore ha urlato la propria fede fino a perdere la voce, ha sostenuto la squadra per l'orgoglio della maglia onorando la città. La visuale dal settore più popolato è pessima, non tutti possono permettersi una poltrona in tribuna o un accredito. Pagare il biglietto o un abbonamento e ritrovarsi a vedere un match casalingo in queste condizioni è una mancanza di rispetto nei confronti di chi cerca di sostenere la squadra come può. Nonostante tutto, il tifo è stata una bellissima costante: canti e battiti di mani si sono susseguiti per l'intera durata della partita e le grandi bandiere biancorosse hanno dato vita a un grandissimo spettacolo. A fine partita la squadra è stata oggetto di una piccola contestazione. Nonostante i tantissimi limiti tecnici, i biancorossi non sembrano dare il massimo nelle partite e questo, giustamente, non può essere digerito da parte della tifoseria biancorossa.
Domenica, in vista delle vacanze pasquali, il campionato di Prima Divisione, Girone B, osserverà un turno di riposo. Dopodichè gli uomini di mister Oralandi dovranno affrontare la Paganese in trasferta, e nessuno si meravigli se qualche tifoso biancorosso invaderà la cittadina campana. Per l'orgoglio della maglia, onorando la città. In ogni stadio, sempre e comunque, a prescindere dal risultato, perchè il Barletta è una fede, e non si discute, nè dopo le sconfitte, nè dopo le delusioni.